Si tratta di un danno aggiuntivo a quello materiale: la vostra auto è ferma dal meccanico, non può essere utilizzata, mentre le spese vive continuano a correre (pensate a bollo e ad assicurazione) senza che possiate utilizzare il mezzo per recarvi al lavoro.

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Si tratta come dice la giurisprudenza, di una sorta di danno nel danno da fermo tecnico che può, anzi deve essere risarcito. Sul danno da mancato utilizzo (e non da mancato godimento di RCA e bollo) le opinioni sono in realtà piuttosto divergenti.

Le divergenze si riflettono poi nel calcolo dell'entità del danno da fermo tecnico, come vedremo tra poco.

Come si calcola il danno da fermo tecnico in base alla sentenza ufficiale?

La quantificazione è frequente oggetto di discussione, soprattutto in sede di richiesta di risarcimento. Ci sono pronunce della Corte di Cassazione discordanti, e la giurisprudenza continua a dividersi in due schieramenti, uno di questi sostiene che sia risarcibile anche senza prova specifica.

Per la giurisprudenza basta essere privati del mezzo e si risulta danneggiato

Non servirebbero dunque, almeno secondo la giurisprudenza prevalente, prove specifiche per chiedere che il danno da fermo tecnico sia risarcito: la vettura comporta spese a carico del proprietario anche nel caso in cui sia ferma in una officina (pensate all'assicurazione e alla tassa di circolazione ad esempio) e come ricorda la Cassazione, nella decisione n. 1688 del 27 Gennaio 2010, il veicolo è comunque soggetto in aggiunta ad un deprezzamento, per quanto minimo possa essere.

Necessario che il sinistro sia denunciato correttamente per una valutazione equitativa e per le successive riparazioni del mezzo in carrozzeria

Il risarcimento del fermo tecnico è ovviamente dipendente dalla corretta registrazione dell'incidente e alla corretta denuncia di quanto avvenuto alle compagnie assicurative dei mezzi coinvolti.

Si tratta di procedure che dall'introduzione del CID si sono semplificate notevolmente, anche se nel caso in cui si trattasse della prima volta che registrate un sinistro, è sicuramente una buona idea affidarsi al prontuario preparato da Assicuratu, che vi spiegherà passo passo come muovervi a sinistro avvenuto.

Le differenze con il risarcimento diretto del danno?

Il fermo tecnico e il risarcimento diretto del danno sono due modalità diverse per gestire i sinistri assicurativi e ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Il fermo tecnico si riferisce all'indennizzo per le spese sostenute per la riparazione del veicolo dopo un incidente. Questo indennizzo copre anche i costi per l'utilizzo di un veicolo sostitutivo, in modo da non dover interrompere la propria attività lavorativa e/o personale durante il periodo di riparazione.

Il risarcimento diretto del danno, invece, si riferisce al metodo di risarcimento in cui la compagnia assicurativa paga direttamente i costi per la riparazione del veicolo danneggiato al Perito o all'officina che si occupa della riparazione, senza dover attendere il pagamento dell'indennizzo.

Quali sono i requisiti per ottenere l'indennizzo per fermo tecnico

I requisiti variano a seconda delle condizioni specifiche della tua polizza assicurativa e delle leggi del tuo paese. Tuttavia, alcuni dei requisiti più comuni per ottenere l'indennizzo per fermo tecnico sono i seguenti:

  • Essere in regola con il pagamento delle rate della polizza assicurativa
  • Aver sottoscritto una copertura per il fermo tecnico: non tutte le polizze assicurative includono la copertura per il fermo tecnico, quindi è necessario che la tua polizza preveda questa copertura.
  • Verificare che il fermo tecnico sia causato da un evento coperto dalla polizza
  • Aver presentato la denuncia del sinistro entro i termini previsti: è importante denunciare il sinistro entro un termine stabilito dalla polizza assicurativa per poter ottenere l'indennizzo.
  • Aver presentato tutti i documenti necessari per la valutazione del sinistro: come ad esempio la constatazione amichevole, la fattura per la riparazione del veicolo e le ricevute per l'utilizzo di un veicolo sostitutivo.
  • non sono indennizzabili fermo tecnico causati da manutenzioni ordinarie o guasti al veicolo.

Tieni a mente che le condizioni possono variare a seconda del paese e della compagnia assicurativa specifica, perciò ti consigliamo di consultare la tua polizza assicurativa o di chiedere informazioni alla tua compagnia per conoscere i requisiti esatti.

Come proteggersi dal rischio di fermo tecnico: consigli e suggerimenti

Il fermo tecnico può causare molte difficoltà e inconvenienti, sia in termini di costi che di tempo. Ecco alcuni consigli e suggerimenti:

  • Sottoscrivere una copertura assicurativa che preveda il fermo tecnico: assicurati di sottoscrivere una polizza che preveda questa copertura, in modo da essere protetto in caso di sinistro.
  • Fare regolare manutenzione al veicolo: mantenere il proprio veicolo in buone condizioni può aiutare a prevenire i guasti e a ridurre i rischi.

Come valutare la convenienza della copertura?

Per valutare la convenienza della copertura nella propria polizza assicurativa, è importante considerare i seguenti fattori:

  • Costo della copertura: confronta il costo della copertura relativa al fermo tecnico con quello di altre coperture offerte dalla compagnia assicurativa.
  • Livello di copertura offerto: verifica quali eventi sono coperti dalla polizza, ad esempio se include solo incidenti o anche eventi come furto o incendio.
  • La frequenza dell'utilizzo del veicolo: se utilizzi il tuo veicolo solo occasionalmente, potrebbe non essere conveniente sottoscrivere una copertura con il fermo tecnico, poiché il costo della copertura potrebbe superare i possibili benefici.
  • La possibilità di utilizzare un veicolo sostitutivo: verifica se la copertura include anche l'utilizzo di un veicolo sostitutivo e in caso quali sono le condizioni per l'utilizzo.
  • Verifica se ci sono altre coperture incluse nella polizza assicurativa che possono aiutare a proteggerti dai costi del fermo tecnico, come ad esempio la copertura per il Rimborso delle spese di trasporto o il rimborso delle spese per il noleggio di un veicolo sostitutivo.

Come compilare il CAI per la liquidazione del risarcimento? Prendetevi il tempo necessario.

Il CAI (modulo di Constatazione Amichevole d'Incidente) è la base su cui redigere il documento su come è accaduto il sinistro stradale. Vanno indicati i dati anagrafici di entrambe le persone, i dati della polizza assicurativa e la dinamica dell'incidente con possibilità di segnalare i punti di danneggiamento del veicolo e tracciarne il disegno. Il CAI così compilato sarà inviato alle compagnie assicuratrici di riferimento che provvederanno all'eventuale risarcimento economico.

C'è da aggiungere però che in Italia spesso si fa a meno del modulo di Constatazione Amichevole d'Incidente perchè ciò farebbe scalare delle posizioni nella graduatoria con aumento del prezzo della polizza Rc Auto da pagare annualmente. Così infatti viene spiegato il fenomeno del pagamento direttamente in contanti del danno che viene fatto alla controparte.
L'alto prezzo delle assicurazioni, soprattutto al Sud, diventa quindi un problema da cercare di arginare in tutti i modi per non far alzare ancora di più il costo della polizza.

immagine per Fermo Tecnico

L'evoluzione del modulo di Constatazione Amichevole d'Incidente è rappresentato da un'applicazione scaricabile su smartphone che consente di poter sviluppare il documento direttamente dal proprio telefono ed inviarlo via mail alla compagnia assicuratrice. E' sufficiente che solo una delle due parti abbia l'app che permetterà così di accorciare ulteriormente i tempi per invio e risarcimento. L'applicazione è costruita in modo simile al cartaceo, con la possibilità di poterla integrare disegnando la dinamica del sinistro stradale. Lo sviluppo della tecnologia è entrata quindi anche in questo settore grazie al nascere delle applicazioni che sono spopolate negli ultimi anni, in conseguenza con l'esplosione di smartphone e tablet.

L'app si chiama SA free e sostituisce l'obsoleto cartaceo e soprattutto gli antichi mezzi di spedizione, come posta o raccomandata, che aumentano a dismisura i tempi di ricezione.
Al di là del formato cartaceo o digitale, rimane un dato grave di fondo: l'incapacità di compilare il CAI da parte del 50% dei conducenti italiani. Gli errori sono dovuti sia all'ansia post incidente che da distrazioni che portano all'errata compilazione del documento (sbaglio nello scrivere il numero di polizza, confusione tra feriti lievi e gravi, parte grafica disegnata in modo non corretto).

Sperando che l’articolo che hai letto ti sia servito, ti invitiamo anche alla lettura del nostro approfondimento sulle Carrozzerie convenzionate.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.