Assicurazione per auto usata? Complice la crisi economica sono sempre di più le persone che scelgono di acquistare e fare l'assicurazione per auto usata mensile o annuale o anche temporanea, o un usato garantito o una km zero. I numeri che arrivano dal bollettino di Auto-Trend, rapporto stilato dall'Aci sui dati del Pubblico Registro Automobilistico, confermano i trend di crescita degli ultimi anni favoriti anche dallo sviluppo di numerosi portali online, da Subito.it a Autoscout24 a automobile.it dedicati appunto all'acquisto e alla vendita di auto usate.
Quello che spinge la maggior parte degli acquirenti delle automobili a propendere per un'auto di questo tipo è sicuramente la ricerca del risparmio e della convenienza; tuttavia molto spesso l'assicurazione per auto usata volta alla copertura di sinistri e incidenti può essere più cara, e può superare anche il 60% in più per i modelli più vecchi, per questo motivo di rilevante importanza richiedere un preventivo dei costi e valutare se effettuare disdetta o meno dall'attuale polizza volta alla salvaguardia del conducente. È quindi utile fare un po' di chiarezza sulle spese dell'assicurazione per auto usata in modo da poter calcolare se il risparmio è veramente effettivo o se invece è più conveniente propendere per l'acquisto di un auto nuova per cui i costi supplementari sarebbero poi ammortizzati dalle rate dell'assicurazione per auto usata, ed effettuare .
La polizza tende ad essere più salata perché spesso accade che i modelli siano meno sicuri rispetto al nuovo, in quanto più soggette a guasti. Un modo per evitare o ridurre questi prezzi può essere quello di stipulare un accordo con il concessionario o il rivenditore su eventuali guasti elettrici, meccanici o elettronici, ma solo se l'acquirente firma tale rinuncia.
Oggi infatti la garanzia è un diritto di chi compra un veicolo usato da un professionista, e questa dovrebbe assicurare l'acquirente per due anni da difetti di conformità. Per i modelli di questo tipo, è inoltre possibile ridurre la garanzia di un anno
Se infatti fino a qualche anno fa il commerciante aveva la possibilità di scegliere se offrire questa garanzia o meno, con l'entrata in vigore del Codice del Consumo egli è obbligato per legge a garantire le prestazioni ed il corretto funzionamento dell'automobile, rimediando ad eventuali difetti e guasti non imputabili all'uso normale della vettura. Questo significa che il consumatore non dovrebbe spendere per la manutenzione, nei due anni successivi all'acquisto, più di quanto avrebbe fatto acquistando la stessa automobile nuova.
Ricordiamo tuttavia che tale garanzia legale è applicabile solo in caso di compravendita da concessionari o rivenditori previa stipula di un apposito preventivo dei costi, comunque da professionisti e non da privati.
Ricordiamo inoltre che i possessori di auto storiche (o di altri veicoli di pari valore come quelli a due ruote) hanno diritto a particolari agevolazioni per quello che riguarda le polizze assicurative. Con auto storica si intende un'auto che abbia almeno venti anni prendendo come riferimento la data di costruzione e non quella di immatricolazione, inoltre il tipo di automobile deve essere iscritto al registro dell'ASI (Auto Storiche Italiane).
Per iscriversi c'è bisogno di rivolgersi a un'associazione di auto storiche che possa fare da mediatore. L'iscrizione all'ASI costa 41 euro a cui bisogna aggiungere i costi di iscrizione al club di auto storiche. In questo caso le agevolazioni possono interessare una riduzione fino al 70% del prezzo normale della polizza a tutela del conducente, toccando cifre molto convenienti.
È comunque necessario confrontare i prezzi di iscrizione all'ASI e ai club automobilistici sommandoli a quelli dell'assicurazione per auto usata, mensile, annuale o temporanea, agevolata e vedere se il gioco vale la candela.
In ogni caso prima di acquistare una vettura usata è necessario confrontare minuziosamente le offerte delle varie compagnie assicurative e contattarne alcune per avere una panoramica completa delle polizze. Questo è importante farlo in maniera assidua perché le tariffe delle compagnie assicurative cambiano molto spesso.
Nel 2014 però la Legge di Stabilità ha modificato i termini per definire un'auto d'epoca: l'arco di tempo ventennale non esiste più ed è stato abolito, sostituito dal nuovo limite di tempo portato a trenta anni dall'immatricolazione. Questo significa che molte macchine hanno perso il carattere dello storico, perdendo di conseguenza i benefici fiscali previsti per legge, come un'assicurazione per auto usata ridotta o l'esenzione del bollo.
La stretta è stata chiesta da diversi operatori del settore che denunciavano delle maglie troppo larghe per l'inserimento di questi veicoli, che avevano danneggiato l'intera categoria che invece doveva essere una sorta d'elitè per premiare solo i veicoli che rappresentano la storia e la tradizione.
Nonostante nel 2014 ci sia stata una lieve ripresa delle vendite di auto, il mercato delle macchine usate rimane sempre su dati positivi, visto che l'ultimo anno si è chiuso con un +2% di passaggi di veicoli tra privati rispetto all'anno precedente. Un dato che conferma quindi quanto questo settore continui a far girare soldi freschi ma che allo stesso tempo denuncia uno stato sul parco macchine italiano da analizzare.
Secondo le ultime statistiche, infatti, il 30% dei veicoli fa parte delle categorie Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, una percentuale che arriva al 50% se si include anche l'Euro 3. Sono tutti veicoli che inquinano di più e che non possono circolare quando vengono annunciate restrizioni di circolazione nelle cosiddette fasce verdi della città. L'inquinamento inoltre rischia di peggiorare con queste auto, visto che è stato calcolato che le emissioni di monossido di carbonio sono superiori di oltre il 170% nel confronto tra automobile Euro 1 ed Euro 4.
Da registrare, infine, che la media di vita del parco macchine si attesta sui dieci anni. Per cambiare rotta, c'è solo una strada, ossia quella degli incentivi di sostegno per comprare un veicolo nuovo, già di per sè difficile per via della congiuntura economica mondiale che ha colpito seriamente anche l'Italia. Uno scenario che non permette alle famiglie di poter acquistare un nuovo mezzo, continuando a circolare con quello vecchio che se mantenuto in buone condizioni non fa venire il pensiero della sostituzione della macchina per uno meno inquinante.
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L’assicurazione contro la grandine rappresenta, ad esempio, una tutela pensata proprio per questo genere di evento meteorologico, che tende a colpire improvvisamente e a causare danni ingenti ai veicoli. Economicamente considerevoli da sostenere, soprattutto per quei mezzi che siano nuovi, tanto automobili quanto motociclette. Cerchiamo quindi di conoscere meglio tale tipologia di assicurazione, come funziona ed in quali casi si può far valere e quali i costi per gli automobilisti.
Gli pneumatici costituiscono quei pochi centimetri quadrati che ci permettono di sentire la strada e rimanere saldamente ancorati ad essa. Accessori, sì, ma da tenere sempre nelle migliori condizioni.
Che cos'è? Il significato di a franchigia assicurativa consiste in una clausola che fa parte del contratto di assicurazione. La franchigia evidenzia la parte dell'eventuale danno che è a carico dell'assicurato e non sarà quindi coperta dalla polizza. L'importo della franchigia indica quindi il limite entro cui la compagnia assicurativa rimborsa il danno all'automobilista.
In caso di sinistro stradale, l’assicurato può inviare la lettera di denuncia alla propria compagnia di assicurazione per il risarcimento. La gamma di sinistri o incidenti è molto ampia, sia per quanto riguarda il tipo di incidente (frontale, laterale, con tamponamento) che per il coinvolgimento di persone, con feriti, con morti o con danni al patrimonio.
L’assicurazione per camion e autocarri ha caratteristiche diverse da quelle per altri veicoli. In questa guida esaminiamo tutti gli aspetti che caratterizzano un’assicurazione per camion, dalla determinazione dei premi alla liquidazione in caso di sinistri.
In caso di sinistro, ci sono alcune informazioni che è bene sapere per ottenere i giusti risarcimenti nelle tempistiche corrette. Innanzitutto, dopo un sinistro è bene fare alcune cose. Se l'incidente avviene al centro della carreggiata, bisogna segnalare subito agli altri automobilisti cosa sta succedendo per evitare che l'incidente si aggravi ancora di più.
Udine è il capoluogo della regione del Friuli Venezia Giulia, la Regione più a Est dell’Italia. Il capoluogo friulano conta 176000 abitanti circa, con una percentuale di residenti stranieri pari al 13% del totale della popolazione. Presentiamo alcune delle compagnie d’assicurazione presenti sul territorio.
Imboccare Viale della Regione Siciliana, strada a scorrimento veloce che "gode" del primato di via più trafficata d'Italia con i suoi 12 km di traffico congestionato 365 giorni l'anno e qualche migliaio di automobilisti per questo molto stressati, può invogliare il guidatore previdente a prestare particolare attenzione alle varie assicurazioni auto a Palermo.