L’assicurazione del conducente tutela chi guida in caso di sinistro colposo e copre i danni fisici subiti in caso di incidente. La polizza infortuni appartiene alla categoria delle garanzie accessorie non obbligatorie che integrano la copertura standard dell’RC. L’intestatario su base volontaria acconsente all’estensione della copertura della macchina per infortuni, ma ciò comporta un aumento del premio assicurativo. Vi illustriamo in questo articolo, cosa prevede l’assicurazione del conducente che può essere annuale, mensile o temporanea, e le caratteristiche.
La garanzia viene attivata nell’arco di poche ore dalla sottoscrizione e l’integrazione deve essere pagata contestualmente al pagamento del premio assicurativo complessivo.
In caso di sinistro stradale colposo, in cui anche il conducente alla guida subisce dei danni può avere diritto al risarcimento se ha attivato un’assicurazione auto sul conducente. La copertura riguarda sia gli incidenti in cui sono coinvolte più vetture o terze parti, sia quando il sinistro riguarda il solo veicolo guidato dal conducente che si infortuna. L’assicurazione del conducente risarcisce l’infortunato per le spese mediche sostenute, eventuali disabilità provocate dall’indicente e in caso di decesso, è previsto il risarcimento per i familiari.
Il risarcimento si calcola in base a tariffe e tabelle definite dalla compagnia assicurativa che vi ha fatto il preventivo di prezzi e costi e che sono riportate nel contratto assicurativo. L’entità varia anche in proporzione al massimale previsto in sede di sottoscrizione. Le spese coperte possono essere varie, ma occorre specificarle in contratto perché si passa dalle sole spese sanitarie e un’ipotesi di diaria giornaliera per ciascun giorno di ricovero in ospedale, fino a coperture più importanti, come in caso di decesso del conducente.
L’assicurazione del conducente prevede diverse garanzie anche in base alle varie tipologie di guida previste in copertura dall’assicurazione auto (guida esperta, guida esclusiva, guida libera …). La polizza annuale, mensile o temporanea copre solo il conducente abilitato alla guida del mezzo. Nel caso di guida libera (garanzia accessoria estesa), si consente la tutela di qualsiasi conducente alla guida del veicolo al momento del sinistro, mentre la guida esclusiva (garanzia nominale) copre solo il titolare della polizza. È importante, quindi, verificare le condizioni siglate con la compagnia. In alcuni casi, le compagnie prevedono uno scoperto assicurativo o franchigie con ammontare massimo del 5% rispetto al danno subito.
Vi sono situazioni in cui pur avendo sottoscritto una assicurazione del conducente, questa è nulla e non dà diritto a risarcimento in determinate situazioni:
Quando un guidatore viene coinvolto in un sinistro e subisce danni fisici, per richiedere il risarcimento come previsto dalla assicurazione sul conducente, deve presentare la relativa documentazione da inviare per raccomandata con ricevuta di ritorno o a mano. Gli allegati da apporre insieme alla domanda sono:
A volte le compagnie assicurative richiedono una visita ulteriore presso il proprio medico convenzionato per attestare la veridicità e la gravità dell’infortunio.
Fino al 2014, era possibile detrarre in sede di dichiarazione dei redditi la quota della RCA con clausola di copertura degli infortuni al conducente versata al Servizio Sanitario Nazionale. La normativa attuale prevede la detraibilità delle polizze infortuni che sono state stipulate e rinnovate entro il 31 dicembre 2000 con durata inferiore ai 5 anni. La detrazione, inoltre, è possibile solo se il contratto assicurativo non contempla concessione di prestiti o finanziamento per il periodo di durata minima dei 5 anni. Nel caso si abbia diritto alla detrazione, questa consiste nella misura del 19% del premio pagato nell’anno precedente di riferimento e, in ogni caso, fino a un massimo di 530 €. La detrazione – se dovuta – spetta all’assicurato contraente della polizza o al familiare fiscalmente a carico del contribuente. Per ottenere la detrazione occorre attestare il possesso della polizza allegando alla dichiarazione la ricevuta di pagamento del premio corrisposto e una copia del contratto assicurativo.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group
Quando la polizza RCA scade, l’intestatario che non ha provveduto al pagamento entro i termini di scadenza ha una franchigia di 15 giorni per poter regolarizzare l’obbligo assicurativo. Il periodo di tolleranza altro non è che una proroga dell’assicurazione auto. Durante l’emergenza sanitaria mondiale, con il cosiddetto Decreto Cura Italia è stata introdotta la proroga assicurazione auto a 30 giorni – anziché 15 – con scadenza al 31 luglio 2020.
Oltre ad essere obbligatorie, le assicurazioni per i veicoli sono molto importanti sia per proteggere eventuali danni al veicolo stesso che alla persona, che sia il conducente o meno, il valore d’importanza potrebbe aumentare nel momento in cui si parla di assicurazione auto aziendale, un tasto dolente per aziende che mettono a disposizione un numero vasto di veicoli ai propri dipendenti. Ma come funziona una polizza dedicata alle auto aziendali?
Livorno, sebbene risulta essere uno dei più importanti porti italiani, sia per scopi commerciali che per mero interesse turistico, ha diverse compagnie d’assicurazione che lavorano e offrono polizze per le auto. Affacciata sul Mar Ligure, con i suoi più di 160mila abitanti (terza città della Toscana), Livorno è molto famosa tuttavia per i suoi stabilimenti balneari e termali.
La categoria dei giovani è sicuramente una delle meno apprezzate dalle agenzie assicurazioni, in quanto gli under 30 sembrano essere, stando alle statistiche, i più indisciplinati alla guida di una automobile. Secondo le statistiche, infatti, i giovani sono coinvolti in incidenti stradali in misura 30 volte maggiore rispetto agli adulti.
La motorizzazione – insieme al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) – è un ufficio pubblico preposto alla gestione delle normative sui veicoli circolanti. La sede centrale si trova Roma, ma si contano numerose sedi legali regionali della motorizzazione in tutta Italia per decentralizzare e velocizzare alcune pratiche automobilistiche. Una sede della motorizzazione si trova anche nell’area Metropolitana di Venezia, a Mestre.