L’attestato di rischio è un documento rilasciato dalle compagnie assicurative, che ha diverse informazioni sulla tipologia di contratto rca stipulato. Nell’attestato di rischio vi sono le informazioni su classe di merito, dati dell’eventuale precedente contratto assicurativo come targa del veicolo, formula tariffaria, scadenza, ecc.
Il possesso di un veicolo e di un’assicurazione sullo stesso mezzo spesso ci porta ad essere sommersi di documenti e attestazioni relativi ad essi. Tra patenti, carte di circolazione, assicurazioni e quant’altro, delle volte non si finisce mai di collezionare documenti importanti o ritenuti tali. Comunque sia, uno che può essere tra quelli più importanti è il cosiddetto attestato di rischio. Cerchiamo di capire cosa sia di preciso, quali informazioni contenga e come ottenere un duplicato in caso di smarrimento.
L’attestato di rischio scade dopo un anno e contiene anche la quantità dei sinistri stradali nel quale l’intestatario è stato coinvolto. E’ importante sapere che nel momento in cui si stipula una polizza di assicurazione rca, le compagnie assicuratrici, hanno bisogno di una fotocopia del libretto di circolazione, grazie al quale controllano specifiche informazioni del veicolo, come il modello, il numero della targa, i cavalli fiscali del veicolo, l’anno in cui l’automobile è stata immatricolata ecc.
In pratica, quindi l’attestato di rischio non è altro che un documento fondamentale che attesta il numero di sinistri denunciati nell’ultimo quinquennio assicurativo da parte di coloro che hanno sottoscritto una polizza assicurativa di tipo RCA, sia per automobili che motoveicoli. Nel caso di sottoscrizione di tariffa cosiddetta Bonus-Malus, vengono anche indicate le classi di provenienza e di assegnazione attribuite da ciascuna compagna assicurativa ad un soggetto. Quindi è importante sapere come ottenere un duplicato in caso di furto o smarrimento.
E’ importante sapere che la compagnia assicuratrice ha l’obbligo di inviare l’attestato di rischio all’intestatario, almeno trenta giorni prima, che la polizza assicurativa del veicolo scada. Spesso però i ritmi frenetici ai quali la maggior parte delle persone è sottoposta, li rende sbadati e può capitare di non ricordare o addirittura aver smarrito l’attestato di rischio.
In questo caso è necessario chiedere tempestivamente alla compagnia di assicurazione, come ottenere il duplicato dell’attestato, che può anche essere utilizzato dall’intestatario per ottenere informazioni sui costi della propria polizza assicurativa, presso però un’altra compagnia di assicurazione.
Dopo aver capito come ottenere un duplicato, l’interessato deve effettuare una richiesta e recarsi direttamente alla compagnia assicurativa con la quale ha stipulato il contratto. Inoltre è bene sapere che quest’ultima deve per legge depositare, almeno tre giorni lavorativi prima che il contratto scada, l’attestato di rischio nella sede dell’agenzia presso la quale è stato redatta la polizza.
Grazie al crescente sviluppo di internet è possibile stipulare polizze assicurative rca anche da casa, in questo caso però la compagnia assicuratrice ha l’obbligo di inviare sempre tre giorni lavorativi prima dello scadere della polizza, l’attestato di rischio direttamente a casa dell’intestatario. L’attestato di rischio inoltre contiene tutte le informazioni utili sulla storia assicurativa del veicolo, che consentono all’assicurato di cambiare la compagnia di assicurazione. Dopo aver visto come ottenere un duplicato vediamo altre informazioni utili su questo attestato.
La circolare numero 111 dell’8 marzo 1989 ha stabilito che la richiesta può essere presentata dall’intestatario del contratto assicurativo, munito di documento di riconoscimento, ma anche da una terza persona, purchè sia in possesso di una regolare delega. Inoltre è importante sapere che l’intestatario della polizza assicurativa può essere una persona diversa dal reale proprietario del veicolo.
Ad esempio un mezzo può essere intestato ad una persona mentre il contratto di assicurazione può essere richiesto dal figlio di quest’ultimo, in questo caso la classe bonus-malus del contratto è riferita al proprietario del mezzo e non al contraente.
L’attestato di rischio è un apposito documento che viene rilasciato dalla compagnia assicurativa, che contiene diverse informazioni sulla tipologia del contratto rca che è stato stipulato. Nell’attestato di rischio sono contenute le informazioni sulla classe di merito dell’intestatario del veicolo, alcuni dati sull’eventuale contratto assicurativo precedente, come la targa del veicolo, la formula tariffaria, la scadenza ecc.
Ricordiamo comunque che dal Luglio 2015 e con l’incremento dell’uso di atti digitali in sostituzione di quelli cartacei, tale attestato non è più inviato in forma cartacea appunto, bensì è a disposizione delle compagnie assicurative e dei clienti interessati in modalità online. In particolare, esso è presente nella banca dati gestita dall’Ania (l’associazione di tutte le compagnie assicurative italiane) sotto l’attento controllo dell’Ivass (l’autorità italiana di vigilanza sulle assicurazioni) ed è disponibile per quelle compagnie che eventualmente lo debbano acquisire.
In pratica, quando si stipula un contratto assicurativo di tipo RCA, la compagnia interessata acquisisce direttamente l’attestato sullo stato di rischio in modalità telematica, grazie all’accesso alla banca dati dell’Ania a cui abbiamo accennato prima. Simile è la procedura da seguire per il singolo assicurato o contraente.
Infatti quest’ultimo può visualizzare tale attestato (e nel caso scaricarlo sul proprio computer o stamparlo) nella propria area riservata presente nel sito internet della relativa compagnia assicuratrice. Un’ulteriore modalità è quella di contattare telefonicamente il servizio clienti di quest’ultima e farsi spedire tale documento sulla propria casella di posta elettronica. Di conseguenza, sono diverse e non troppo complicate le modalità attraverso cui ottenere questa importante attestazione. Noi vi abbiamo spiegato come ottenere un duplicato dell'attestato di rischio e a cosa serve; speriamo che l'articolo vi sia stato utile.
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