Facendo peste e corna, dobbiamo trattare un argomento non simpaticissimo quale il coinvolgimento in un incidente stradale. Oggi impareremo come comportarci in una tale occasione nei confronti delle assicurazioni. Quando siamo coinvolti in un sinistro, infatti, sia come protagonisti che come parti lese, prima ancora di effettuare qualsiasi azione tramite l’assicurazione, dobbiamo innanzitutto sporgere denuncia dell’accaduto all’autorità costituita.
La denuncia cautelativa di sinistro è una lettera che l’assicurato invia alla propria compagnia assicurativa in caso di incidente. E’ utile compilare la lettera anche se si è coinvolti in un'eventuale frode o in un incidente mai avvenuto.
La denuncia va presentata entro il tempo massimo di tre giorni dall’accaduto. Diverse compagnie d’assicurazione consentono, poi, di effettuare tutta la procedura tramite i mezzi offerti dalla rete web o addirittura con una sola telefonata. Il mezzo più usato storicamente, però, è la classica raccomandata con ricevuta di ritorno.
Nella lettera di denuncia cautelativa del sinistro, l’assicurato deve inserire i dati personali (sia anagrafici che relativi al proprio numero di polizza con la casa assicurativa), la dinamica particolareggiata del sinistro (specificando il luogo e la data dell’incidente), i danni riportati e ovviamente i dati attinenti alla controparte (anche qui sia anagrafici che quelli concernenti il veicolo, numero di targa e compagnia assicurativa). Si possono aggiungere eventuali testimoni presenti all’incidente e l’eventuale copia del referto redatto dai Vigili Urbani se presenti al sinistro avvenuto. In aggiunta, si può allegare anche lo schema dell’incidente.
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La denuncia deve essere inviata tramite mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno entro tre giorni dall’avvenuto incidente e via fax alla propria compagnia d’assicurazione. Successivamente, l’assicurazione avvierà le pratiche, attraverso il contributo del proprio perito, per l’eventuale risarcimento dei danni subiti.
Può succedere talvolta di essere coinvolti in incidenti che l’assicurato non ha mai provocato. Questo è il caso di quando arriva a casa la lettera di denuncia da parte della nostra assicurazione che ci segnala di aver ricevuto questa lettera dove l’assicurato è ritenuto responsabile dell’incidente. Può trattarsi di uno scambio di targhe ma più generalmente sono casi relativi ai tentativi di frode ai propri danni, soprattutto se veramente il nostro veicolo non è stato coinvolto in nessun sinistro.
Per questi imprevisti, l’assicurato, per tutelarsi e fare in modo che non scatti la procedura del risarcimento diretto, deve inviare immediatamente la denuncia cautelativa di sinistro, con la quale si diffida la compagnia assicurativa a non provvedere ad alcun indennizzo dei presunti danni della controparte, in modo da non incorrere nello schema del bonus-malus.
La denuncia cautelativa di sinistro va fatta quindi anche quando non si è responsabili del sinistro, soprattutto nei casi di poca chiarezza della dinamica dell’incidente o dell’assenza dei Vigili Urbani, per evitare di conseguenza equivoci con l’assicurazione e falsi risarcimenti che porterebbero automaticamente ad aumento della propria polizza.
Se lasciassimo passare più di tre giorni dalla data del sinistro, se non presentassimo alcuna denuncia, allora l’assicurazione potrebbe tranquillamente decidere di non concederci alcun risarcimento.
Questo, almeno, è ciò che accade solitamente in caso di mancata comunicazione per tempo alla compagnia che ci fa da garante. Per operare la denuncia del sinistro solitamente si utilizza il modulo blu, o cai (sigla per “constatazione amichevole d’incidente”): lì troveremo tutte le richieste di informazioni utili da fornire all’assicurazione e da inserire all’interno della denuncia.
All’interno del modulo blu, sebbene questo sia un modulo di constatazione amichevole (il che presupporrebbe, perciò, una comunanza almeno riguardo la visione generale del fatto), non sono necessarie le firme di entrambe le parti coinvolte. Infatti, anche la firma singola, nel caso in cui non si riesca ad arrivare a un accordo, andrà più che bene.
Ciò che importa davvero, in realtà, è annotare immediatamente le informazioni veramente utili, anche nel caso in cui fossimo sprovvisti del modulo apposito per la constatazione amichevole. Si tenga presente che diverse compagnie, a tale proposito, istituiscono dei call center dove operatori preparati aiutano gli assicurati fornendogli assistenza in caso di sinistro.
Tra i dati da fornire, innanzitutto, troveremo la data, l’ora e il luogo nel quale il fatto si è verificato. Quindi, naturalmente, la targa della nostra auto e la polizza che ci tutela. A questo punto dovremmo fornire i dati relativi alla controparte: sicuramente la targa del veicolo, le sue generalità e, ove possibile, il nome della compagnia che garantisce la copertura.
Gli pneumatici costituiscono quei pochi centimetri quadrati che ci permettono di sentire la strada e rimanere saldamente ancorati ad essa. Accessori, sì, ma da tenere sempre nelle migliori condizioni.
La Legge 104 del 1992, non prevede alcuna tipologia di agevolazione relativa ad un assicurazione auto disabili riguardo a riduzioni o cose simili, o meglio, sono state introdotte alcune agevolazioni che riguardano prettamente l’acquisto e l’eventuale modifica di un automobile destinata ad un uso privato di un portatore di handicapp.
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