Logo del sito Info RC Auto

 

Il Ministero dei Trasporti si occupa di diverse aree legate ai trasporti, compreso il coordinamento, la regolamentazione e lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto in Italia. Come abbiamo fatto per la Motorizzazione di Roma, oggi vi proponiamo un altro approfondimento imperdibile.

Menu di navigazione dell'articolo

Alcune delle principali aree di competenza del Ministero dei Trasporti includono:

  • Strade e autostrade: il Ministero dei Trasporti gestisce il sistema autostradale italiano e si occupa del finanziamento, della progettazione e della costruzione di nuove infrastrutture stradali.
  • Trasporto pubblico: si occupa della gestione del trasporto pubblico su strada, su ferrovia e su acqua, in particolare il trasporto urbano e suburbano.
  • Sicurezza stradale: ha il compito di promuovere la sicurezza stradale attraverso campagne di sensibilizzazione, la promozione di buone pratiche di guida e la regolamentazione del traffico.
  • Trasporto merci e logistica: il Ministero dei Trasporti si occupa della regolamentazione e del coordinamento del trasporto di merci, nonché della gestione della logistica a livello nazionale.
  • Aviazione civile: ha il compito di regolare il settore dell'aviazione civile in Italia, compreso il controllo del traffico aereo, la sicurezza aeroportuale e la regolamentazione delle compagnie aeree.
  • Trasporto marittimo: il Ministero dei Trasporti si occupa del coordinamento e della regolamentazione del trasporto marittimo in Italia, compreso il controllo delle attività portuali, la sicurezza navale e la regolamentazione delle attività di navigazione commerciale.

In generale, è responsabile di garantire che i trasporti in Italia siano efficienti, sicuri e sostenibili, promuovendo allo stesso tempo la mobilità e lo sviluppo economico del paese. 

A cosa serve la guida del Ministero dei Trasporti sulla riduzione delle emissioni

I cambiamenti climatici, i disastri ambientali, l’inquinamento atmosferico sono evidenti segnali che spingono verso la direzione di attuare provvedimenti per invertire la rotta e creare migliori condizioni per l’uomo e il creato. A livello governativo, l’approvazione del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – impone anche ai singoli ministeri, per ciascuna competenza, di deliberare misure a favore della cosiddetta transizione ecologica ed energetica. Il Ministero dei Trasporti ha, per esempio, pubblicato la guida annuale per i consumatori relativamente al consumo di carburante e come ridurre le emissioni di CO2, recependo quella che è la direttiva 1999/94/CEE con decreto n. 84 del 17 febbraio 2003. 

La guida fornisce ai consumatori notizie e consigli sul risparmio di carburante, sulle emissioni di CO2 delle nuove vetture in circolazione e serve a rafforzare la consapevolezza sui consumi specifici, indirizzando la scelta verso mezzi meno inquinanti.

La guida è specifica per i veicoli e riporta anche le informazioni relative all’omologazione delle vetture inerenti i consumi e le emissioni. La guida è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale e sul sito internet dei tre ministeri coinvolti: il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il Ministero della Transazione Ecologica (MITE) e il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS).

La guida contiene anche l’elenco dei marchi di autoveicoli venduti in Italia suddivisi per modelli, carrozzeria, tipo di propulsione, cambio, cilindrata con i dati relativi alle rispettive emissioni di anidride carbonica ed i consumi come comunicati dalla casa produttrice al ministero.

La guida ha uno scopo informativo e di sensibilizzazione allo stesso tempo, in quanto il Governo si pone il raggiungimento e il rispetto del traguardo indicato dall’Unione Europea con l’iniziativa “Impatto Climatico zero entro il 2050” (Regolamento n. 1119 CEE/UE del 30 giugno 2021).

L’impegno europeo verso un’Europa a emissioni “zero”

I cambiamenti climatici impongono sfide incalzanti, in base alle quali l’Unione Europea si pone dei traguardi in quanto economia moderna ed efficiente sia sul piano delle risorse che della competitività. L’obiettivo intermedio è di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. L’ambizione del Green Deal europeo è di diventare il primo continente a eliminare tanta anidride carbonica quanta ne produce, attuando tutte le politiche necessarie per avviare il cambiamento sia di tecnologie che di mentalità in tutti gli strati sociali. La transizione ecologica comporta un impegno anche collettivo e di coscienza urbana affinché il singolo cittadino e consumatore sia più consapevole verso il suo atteggiamento nei confronti di quel che può fare per l’ambiente circostante.

La “cura del ferro” promossa dal Ministero dei Trasporti

La transizione ecologica si attua anche attraverso il rafforzamento delle linee ferroviarie con una stima di abbattimento di circa 2,3 milioni di tonnellate annue di CO2.

Il Ministero si è posto l’obiettivo di realizzare 700 chilometri di linee ferroviarie in Italia tra alta velocità (AV) e linee regionali. A queste si aggiungono i 216 chilometri di linee tranviarie, metropolitane e filobus nuove e l’acquisto di treni nuovi e performanti.

Sempre nell’ambito della sostenibilità, ci si propone l’acquisto di 3200 autobus elettrici e a idrogeno da distribuire nelle aree urbane e 2000 nuovi autobus a metano. Verrà anche ampliata la sperimentazione sull’idrogeno per le ferrovie non elettrificate come quelle della Val Camonica e del Sud Italia. Inoltre, si prevede la realizzazione di ulteriori 1800 km di ciclovie sia turistiche che urbane. Il volume di investimento è ingente con l’obiettivo di abbattere di 3 volte la quantità di emissioni e inquinamento annuo stimato per una città metropolitana come Milano.

FAQ

È previsto l’acquisto di autobus e minibus per il trasporto pubblico. Si potranno acquistare grazie agli incentivi autobus e minibus per il trasporto scolastico?

Sì.

La rental car (noleggio vetture) è previsto tra i servizi di sharing mobility.

No.

Esistono incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici con rottamazione di analogo veicolo immatricolato fino a dicembre 2016 così come avviene per gli scooter elettrici, i monopattini elettrici e le biciclette a pedalata assistita?

No.

Relativamente l’efficientamento idrico, è ammissibile realizzare una nuova rete idrica di acqua potabile per i comuni utilizzando tecniche a basso consumo energetico?

Si.

Si possono sostituire le pavimentazioni stradali esistenti con soluzioni più efficienti come la pavimentazione ad alta riflettenza solare per le piazze, i marciapiedi, le strade indipendentemente dall’essere lavori collegati all’efficientamento energetico di un edificio pubblico?

Il clima e gli agenti atmosferici combinati all’interazione con alcuni componenti urbani quali l’esposizione solare degli edifici, la morfologia urbana, le attività umane, la tipologia di materiali più o meno vulnerabili o resilienti, il traffico, le attività industriali, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento sono fattori che comportano la formazione delle cosiddette isole di calore. L’effetto di un’isola di calore urbana determina il livello di concentrazione degli inquinanti urbani e provoca l’aumento dei consumi di energia sia per il raffrescamento che per il riscaldamento degli edifici nonché l’aumento delle emissioni di Co2. Tra le strategie per mitigare gli effetti dell’isola di calore ci sono i tetti verdi, i giardini verticali, i cool roof, le aree verdi urbane, l’applicazione di pavimentazioni stradali drenanti, la pavimentazione ad alta riflettanza alle radiazioni solari. Tutti questi interventi sono ammissibili al finanziamento purché inseriti fin dall’inizio nella presentazione della scheda progetto e che prendano in considerazione tutti gli aspetti climatici e morfologici del territorio di intervento.

È possibile accumulare incentivi per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili

No, un’iniziativa finanziata già con un contributo a fondo perduto che copre il 100% delle spese ammissibili non può accedere ad altri incentivi pubblici o altri regimi di sostegno.

Autore: Enrico Mainero LinkedIn

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog (assieme alla Redazione di ElaMedia).