Per colpa dei danni subiti dai veicoli nelle grandi città, molte compagnie spingono alcuni assicurati a stipulare delle assicurazioni relative agli atti vandalici. In tutti i contratti relative alle polizze infatti è menzionata la voce, e sarà diritto del singolo stabilire se aumentare il premio assicurativo andando ad aggiungere la copertura in caso di danni causati da atti volontari di terzi.
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- Quali danni rientrano nella definizione di "vandalici"?
- Denuncia per atti vandalici: come viene calcolata l'assicurazione?
- Come prevenire gli atti vandalici: soluzioni pratiche e tecnologie innovative
- Bibliografia
- FAQ – Atti vandalici in ambito assicurativo
Gli atti vandalici contro le automobili rappresentano un fenomeno in crescita, che si manifesta con danneggiamenti più o meno gravi, dalle rigature sulla carrozzeria agli specchietti infranti, fino a veri e propri atti distruttivi come rotture di vetri o incendi dolosi. Questi episodi, oltre a causare un evidente danno economico, colpiscono profondamente il senso di sicurezza dei cittadini, minando la fiducia nella convivenza civile e nel rispetto delle regole di base della comunità.
Quello che può sembrare a qualcuno un semplice "sfogo" o un gesto isolato è in realtà un crimine che produce ripercussioni ben più ampie. I proprietari dei veicoli danneggiati si trovano spesso a dover affrontare costi elevati per le riparazioni, l’aumento dei premi assicurativi e una serie di disagi logistici. Ma non si tratta solo di un problema economico: ogni atto vandalico è una violazione del diritto alla proprietà privata e un segnale di degrado sociale che richiede un’attenta analisi e azioni concrete per contrastarlo.
Le ragioni che portano a compiere questi atti possono essere molteplici: rancori personali, puro vandalismo, o anche fenomeni più complessi come le tensioni di quartiere o gli atti intimidatori. È essenziale comprendere che il vandalismo automobilistico non è un fenomeno circoscritto a poche aree o classi sociali, ma un problema trasversale che colpisce indistintamente chiunque, dagli abitanti delle grandi metropoli ai residenti di piccoli centri urbani.
In un contesto in cui la mobilità personale è sempre più centrale nella vita quotidiana, ogni episodio di vandalismo non è solo un’offesa al singolo ma una ferita per l’intera comunità. Denunciare questi atti non è solo un diritto, ma un dovere civico per contribuire a ristabilire un clima di rispetto e legalità. Questo articolo vuole approfondire il tema, analizzando cause, conseguenze e possibili soluzioni per arginare un fenomeno che troppo spesso viene sottovalutato.
Quali danni rientrano nella definizione di "vandalici"?
Rientrano tra gli atti di vandalismo eventuali danni derivanti da: scontri socio- politici, manifestazioni, tumulti, scioperi, sommosse, atti di sabotaggio, di terrorismo ecc.
I danni subiti sono senza dubbio quelli più fastidiosi per i clienti, che si vedono danneggiare la propria auto per l'inciviltà di terze persone, mettendo a repentaglio i risparmi e gli investimenti di cittadini onesti che invece con tanta cura si sono comprati un'automobile. Come effettuare quindi una denuncia contro gli atti vandalici?
Come richiedere l'indennizzo per atti vandalici
Chi sceglie questo tipo di copertura, oltre ad esempio a quella per incendio (spesso la clausola in questione è proprio abbinata a quella per Furto e Incendio), nel caso di danno devono:
- presentare la denuncia contro ignoti per atti vandalici alla polizia o ai carabinieri;
- con la denuncia si richiede il risarcimento alla propria compagnia assicuratrice;
- la Compagnia Assicurativa verifica che il danno e la conferma come causa gli atti vandalici;
- la Compagnia riconosce all'assicurato un indennizzo utile a coprire le spese per riparare il danno.
Questa procedura è stata portata avanti dalle compagnie di assicurazione per tutelare chi voleva trarre un guadagno attraverso frodi e truffe.
Non a caso le imprese inseriscono nella clausola lo scoperto, ossia che una parte delle spese è a carico del cliente assicurato che può essere anche contestualizzato attraverso una franchigia o un minimo fisso. Inoltre sarà il perito dell'assicurazione a valutare se il danno riportato è stato causato da atti vandalici oppure da un tentativo di truffare le case assicuratrici. Vediamo ora come viene calcolata l'assicurazione in base alla denuncia contro gli atti vandalici
Denuncia per atti vandalici: come viene calcolata l'assicurazione?
Stipulare un’assicurazione per atti vandalici determinerà per voi un altro vantaggio: l’aumento del premio assicurativo.
Il costo di questa polizza nello specifico, come è facilmente intuibile, viene stabilito in base al valore dell’auto da assicurare.
Tuttavia non si tratta dell’unico parametro che si tiene in considerazione, grande rilevanza possiede l’incidenza degli eventi dolosi nella zona di residenza del richiedente.
Questi sopra citati sono i due fattori a maggiore rilevanza, ma vi sono altri fattori che influiscono sul premio, tra cui:
- La sistemazione notturna del veicolo: se il richiedente è costretto a lasciare l’auto per strada anziché in un garage privato, allora occorre che paghi di più (proprio perché la probabilità che si verifichino atti vandalici è più alta);
- Modalità di parcheggio nelle ore diurne durante la settimana: anche in questo caso è necessario descrivere e dichiarare la zona in cui si lascia l’auto durante il giorno magari mentre si lavora.
Una volta stabiliti i fattori di rischio, non manca che calcolare il premio comprendendo il valore complessivo dell’auto e quello delle eventuali riparazioni parziali da compiere.
Le clausole relative all’assicurazione atti vandalici variano, naturalmente, da compagnia a compagnia. Proseguiamo il nostro articolo sulla denuncia contro gli atti vandalici.
Alcune possono obbligare il contraente a rivolgersi, ad esempio, ad un’officina da loro indicata per effettuare ogni tipo di riparazione, al fine di avere un controllo diretto sugli eventuali danni e le spese ad essi connesse.
Altre compagnie si limitano a voler far vedere il veicolo danneggiato ad un loro Perito al fine che possa fare un rapporto che serva alla compagnia per comprendere l’entità dei danni, ma lasciando l’assicurato libero di poter rivolgersi all’officina che preferisce.
Starete sicuramente pensato che la seconda modalità sia la più conveniente proprio perché vi permette di rivolgervi al meccanico di fiducia magari risparmiando qualche decina di euro, ma per in entrambi i casi l’importante è possedere questo tipo di polizza accessoria.
Vi sono comunque delle limitazioni che bisogna conoscere prima di firmare il contratto, soprattutto per essere sicuri di star facendo un buon investimento. Continuiamo a parlare della denuncia contro gli atti vandalici.
Tali limitazioni riguardano:
- I Massimali, termine con cui s’intende l’importo di Rimborso massimo superato il quale non si è coperti dalla compagnia.
È consigliabile verificare prima tale importo, al fine di chiedere eventuali modifiche qualora si ritenesse necessario; - Franchigia: si tratta del limite minimo entro cui non si ha copertura assicurativa, anch’esso modificabile;
- Esclusioni: riguardano tutti quei danneggiamenti che non vengono direttamente provocati da un atto vandalico.
Permettici di ricordarti che abbiamo scritto un articolo molto approfondito che riguarda le Carrozzerie convenzionate con Allianz. Prendi in considerazione l’ipotesi di leggerlo perché potrebbe esserti utile.
La franchigia per le polizze contro atti vandalici
In alcuni la società che si occupa di stipulare il contratto assicurativo, prevede una specifica franchigia per i danni causati dagli atti di questo tipo. Se nel verbale di denuncia compilato dalle forze dell’ordine è descritto anche il valore di eventuali accessori o optionals danneggiati, qualora la stessa polizza lo preveda, la persona assicurata può richiedere anche il risarcimento per questi ultimi.
Il consiglio è quello di leggere con attenzione le voci riguardanti gli atti vandali nel contratto d’assicurazione, per scegliere se stipulare o meno questa polizza accessoria. Da un'indagine condotta un anno fa da Direct line, si è evidenziato che molti danni sono causati da questo tipo di situazioni, e il calcolo è arrivato a 14 italiani su 100 che hanno per almeno una volta compiuto tale atto.
Ne consegue che potrebbe risultare utile inserire anche questa clausola nel proprio contratto d'assicurazione, più che altro per tutelarsi da tante persone che magari per ignoranza o inciviltà danneggiano le automobili altrui senza nessun motivo valido.
A Milano per esempio, ben una persona su dieci ha dichiarato candidamente di aver fatto uno sfregio alla carrozzeria di un'automobile. Invece, passando al Sud, a Gela, è emergenza sicurezza per l'alto numero di atti che si verificano in città e l'aumento conseguente di denuncia contro gli atti vandalici.
Come ottenere il risarcimento
In diverse città italiane capita spesso di ritrovarsi l’auto danneggiata senza avere idea di chi possa essere il responsabile, con conseguenze quali rabbia e frustrazione. Dal 2016, ad esempio, rigare un’auto parcheggiata in un’area privata non costituisce più reato, ma continua ad essere tale se l’auto si trova parcheggiata in una via cittadina oppure in un parcheggio pubblico e non custodito.
Nel caso in cui, dunque, la vostra auto si trovi in sosta per strada ed il danneggiamento è da parte di ignoti, allora vi ritroverete nella casistica più frequente che è anche quella meno risarcita.
In questo caso, infatti, a meno che non cogliate sul fatto chi ha provocato il danno, la possibilità di essere risarciti sussiste solo sottoscrivendo una polizza auto per atti vandalici.
In questo caso, dovrete sporgere denuncia per atti vandalici contro ignoti presso le forze dell’ordine entro 90 giorni da quando si è notato il danno. A questo punto dovrete inviare una copia della denuncia alla propria compagnia assicurativa con allegata la domanda di rimborso. Vi ricordiamo che l’assicurazione copre i costi dovuti agli atti vandalici superata la somma indicata chiaramente nel contratto.
Ma se si volesse scoprire chi è stato a danneggiare la propria auto per poter sporgere denuncia per atti vandalici? In questo caso potrebbe essere molto difficile, ma non impossibile.
Sicuramente vi sono casi in cui un testimone oculare potrebbe essere la vostra salvezza e aiutarvi ad individuare il colpevole. In molti casi chi danneggia un’auto con la propria finisce per avere dei segni visibili anche sulla propria auto: basterà una perizia per confrontare la compatibilità dei due danni (il giudice può nominare un consulente d’ufficio per verificare i propri sospetti).
Un altro modo è sicuramente quello di collocare una dashcam all’interno del proprio veicolo che verrà considerata come prova dal giudice.
Nel caso in cui la vostra auto si trovasse in un parcheggio, allora il caso è più complesso. Questa complessità deriva dal fatto che le compagnie assicurative non riconoscono questa categoria di danni tra gli atti vandalici. Il risarcimento in questo caso avviene solo se il danno alla vettura supera i 500 euro e subentrano danni anche alla persona.
In caso di parcheggio a pagamento e custodito, invece, sarà il proprietario dello stesso a rispondere sia di eventuali danni da atti vandalici che di eventuali furti.
Come prevenire gli atti vandalici: soluzioni pratiche e tecnologie innovative
Prevenire gli atti vandalici sui veicoli non è sempre possibile, ma esistono strategie che possono ridurre significativamente i rischi. La scelta di parcheggiare l’auto in aree ben illuminate, preferibilmente sorvegliate o con telecamere di sicurezza, rappresenta una delle prime e più semplici misure di protezione. L’installazione di dashcam o videocamere all’interno del veicolo è un'altra opzione sempre più diffusa: oltre a fungere da deterrente per i malintenzionati, le registrazioni possono diventare prove utili in caso di danni. Inoltre, coperture antifurto o teli specifici per proteggere la carrozzeria possono limitare i danni estetici causati da vandalismi minori. Infine, in alcuni contesti, può essere utile aderire a iniziative di vicinato che prevedano una vigilanza collettiva per scoraggiare atti di inciviltà e crimini nelle zone residenziali.
Impatto sociale e legalità: come contrastare il vandalismo urbano
Il vandalismo automobilistico non è solo un problema economico per i singoli proprietari di veicoli, ma rappresenta anche un segnale di disagio sociale e una sfida per le amministrazioni locali. Molte città hanno avviato campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini al rispetto del bene comune, cercando di prevenire questi episodi attraverso programmi educativi nelle scuole e azioni di controllo del territorio. Dal punto di vista legale, i vandali identificati possono essere perseguiti con accuse che vanno dal danneggiamento alla proprietà privata al reato di vandalismo, con pene che includono multe salate e, in alcuni casi, anche il carcere. Tuttavia, la difficoltà nell’identificare i responsabili rende cruciale il ruolo della tecnologia, come i sistemi di videosorveglianza urbana e le dashcam private. Incrementare la presenza di telecamere nelle aree a rischio e promuovere l’uso di dispositivi di sicurezza privati può contribuire a creare un effetto di deterrenza, diminuendo progressivamente l’incidenza del fenomeno.
Bibliografia
Peter Cane, Insurance Law and the Protection of Individual Rights, Oxford University Press
Approfondisce il ruolo dell’assicurazione nella tutela dei diritti individuali, con particolare focus sugli atti vandalici come evento assicurativo.Robert Merkin e Chris Nicoll, Law of Insurance in England and Ireland, Sweet & Maxwell
Esamina la normativa e la giurisprudenza in materia assicurativa, incluse le problematiche relative agli atti vandalici.Malcolm A. Clarke, Policies and Perceptions of Insurance Law in the Twenty-First Century, Oxford University Press
Analizza le percezioni e le politiche assicurative moderne, dedicando un capitolo agli eventi come atti vandalici e loro gestione contrattuale.John Birds, Birds’ Modern Insurance Law, Sweet & Maxwell
Una guida completa al diritto assicurativo moderno, con sezioni che esplorano il vandalismo e la gestione dei sinistri.Barry Zalma, Insurance Fraud and Claims: A Comprehensive Guide, Zalma Books
Esamina le dinamiche di frode assicurativa, con una sezione specifica sugli atti vandalici falsamente dichiarati.
FAQ – Atti vandalici in ambito assicurativo
Cosa si intende per atto vandalico in ambito assicurativo?
In ambito assicurativo, un atto vandalico è un'azione deliberata volta a danneggiare beni di proprietà, come edifici, automobili o attrezzature, senza un apparente motivo utilitaristico. Gli atti vandalici sono coperti dalla maggior parte delle polizze assicurative per danni a proprietà o veicoli, ma la definizione e l'entità della copertura possono variare in base alla compagnia e al contratto specifico. È importante che l'assicurato documenti adeguatamente l'accaduto tramite foto, testimonianze o rapporti ufficiali, come quello delle forze dell'ordine.
Quali polizze assicurative coprono gli atti vandalici?
La copertura per atti vandalici è generalmente inclusa nelle seguenti polizze:
- Assicurazione sulla casa o proprietà: Copre danni a strutture o beni mobili causati da vandalismo.
- Assicurazione auto: La copertura contro atti vandalici è solitamente inclusa nelle polizze a copertura completa (kasko), ma non in quelle di sola responsabilità civile.
- Polizze aziendali: Molte assicurazioni aziendali includono la protezione contro vandalismo a beni, attrezzature e sedi aziendali.
Come si dimostra che un danno è causato da atto vandalico?
La dimostrazione richiede una combinazione di prove tangibili e documentazione ufficiale:
- Rapporto della polizia: È fondamentale denunciare l'evento alle autorità competenti per ottenere un rapporto ufficiale.
- Documentazione fotografica: Foto dettagliate dei danni subito dopo l'evento aiutano a corroborare la richiesta di risarcimento.
- Testimonianze: Dichiarazioni di terzi che hanno assistito al fatto.
- Perizia: In alcuni casi, le compagnie assicurative possono richiedere una valutazione tecnica dei danni.
Quali sono le limitazioni della copertura per atti vandalici?
Le limitazioni variano in base alla polizza, ma alcune comuni includono:
- Deducibili: Importo che l’assicurato deve pagare di tasca propria prima che la compagnia copra il resto del danno.
- Esclusioni contrattuali: Alcune polizze escludono atti vandalici compiuti da persone conosciute dall’assicurato, come familiari o dipendenti.
- Termini di denuncia: Se il danno non viene segnalato entro un certo periodo di tempo, il risarcimento potrebbe essere negato.
- Eventuali frodi: Le compagnie conducono indagini per verificare che il sinistro non sia frutto di un tentativo di frode.
Cosa fare immediatamente dopo un atto vandalico?
Ecco i passaggi chiave:
- Documentare i danni: Scattare foto da diverse angolazioni e raccogliere tutte le prove possibili.
- Contattare le autorità: Denunciare l’evento per ottenere un rapporto ufficiale.
- Notificare l’assicurazione: Inviare la denuncia alla compagnia entro i termini previsti dalla polizza.
- Proteggere la proprietà da ulteriori danni: Effettuare interventi temporanei per evitare peggioramenti (ad esempio coprire un vetro rotto).
- Collaborare con l’assicuratore: Fornire tutta la documentazione richiesta e consentire eventuali sopralluoghi dei periti.
Queste informazioni permettono di comprendere e gestire con efficacia situazioni legate agli atti vandalici in ambito assicurativo.