Il premio rc auto, o premio assicurativo, è la somma in denaro che i possessori dell’assicurazione versano alla propria compagnia in cambio della copertura assicurativa di cui usufruiranno. Tuttavia, per ragioni di vario genere, qualsiasi utente può ottenere, in determinati casi, il rimborso del premio assicurativo e, quindi, la restituzione della caparra già versata. L’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private (ISVAP) segnala principalmente tre casistiche per mezzo delle quali è possibile operare il rimborso del premio assicurativo.
Il premio assicurativo è dunque una quantità di denaro che il cliente di una data agenzia di assicurazioni deve elargire obbligatoriamente alla stessa se vuole ottenere la copertura assicurativa desiderata; qualora non sia conveniente, è opportuno effettuare una disdetta dalla compagnia. Il premio assicurativo ha un valore diverso a seconda dei soggetti coinvolti nel contratto di assicurazione e in base anche alla polizza assicurativa prescelta. Anche la compagnia assicurativa che si sceglie può incidere sull'ammontare del premio assicurativo.
Altri fattori che influenzano il premio assicurativo sono i seguenti: l'età, l'anzianità, il sesso e la sede geografica del cliente; la presenza o meno di eventuali incidenti che l'assicurato ha causato in passato. Può influire anche da quanto tempo si è patentati e anche i tassi di rischio che variano in base alla posizione geografica.
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Il premio assicurativo deve comunque essere calcolato tenendo presente di determinati valori che variano in base al tasso di rischio eventuale che potrebbe coinvolgere il cliente della compagnia assicurativa e al tipo di sinistro che potrebbe venire a verificarsi. È possibile inoltre pagare un prezzo non molto alto se il vostro veicolo dispone di airbag e ABS perché rendono l'abitacolo più sicuro. Il premio assicurativo può in definitiva calcolato valutando dei variabili importanti e fondamentali quali: luogo nel quale si verifica l'incidente, nonché la sua probabilità di rischio, la gravità del danno subito o causato ecc.
Il primo caso riguarda la vendita del veicolo. Se l’automobile che vendiamo è in corso di contratto ma scegliamo di non trasferire la relativa assicurazione rc auto su di un altro veicolo di proprietà, il contratto assicurativo si risolve dal preciso momento del passaggio di proprietà e, conseguentemente, si ha dirittodi usufruire al rimborso della parte di premio assicurativo pagata e non goduta, per cessazione del rischio. Naturalmente si deve, prima di procedere, restituire alla compagnia assicurativa il certificato e il contrassegno, detraendo un importo corrispondente all’imposta pagata dall’assicuratore e al contributo d’obbligo che si versa al Servizio Sanitario Nazionale.
Il premio assicurativo può essere rimborsato in caso di demolizione o cessazione della circolazione del veicolo. Anche qui, chiaramente, il rimborso riguarderà la parte di premio non goduta. Anche qui il rimborso si opera senza trasferimento della garanzia su altro veicolo, cioè nel caso in cui alla sospensione del contratto non abbia seguito la riattivazione entro il termine previsto dal contratto.
L’ultimo caso in cui si può richiedere il rimborso del premio assicurativo riguarda il furto del veicolo interessato: in questo caso, ancora, si ha diritto al rimborso della parte di premio pagata e non goduta Tale quantità detraibile va dal giorno successivo alla denuncia di sparizione a quello di scadenza indicato nel contratto assicurativo.
In relazione a quest’ultimo caso specialmente, è bene ricordare che il premio relativo alla copertura obbligatoria della r.c. auto non si deve confondere con quello relativo alla assicurazione volontaria contro il furto: questa garanzia è usualmente prestata come garanzia accessoria alla prima. Ciò significa che, se vi rubano l’auto, non solo non avrete diritto al rimborso del premio o delle relative rate già versate in relazione alla garanzia furto, ma anzi avrete anzi l’obbligo di pagare le eventuali rate residue successive al furto fino al momento di scadenza del contratto.
Il pagamento del premio assicurativo può avvenire in un'unica soluzione (premio unico), quando si stipula il contratto stesso, oppure a rate, attraverso premi pagati periodicamente. I premi cosiddetti periodici possono avere sempre uno stesso costo (premio annuo) oppure dei costi variabili (premio ricorrente) in base a quanto previsto dal contratto di assicurazione stesso.
Il pagamento del premio assicurativo è possibile attraverso bonifico bancario, assegno, Rid bancario, conto corrente postale, ma anche pagando direttamente in contanti. Ai sensi dell'articolo 5 della legge numero 551/105 nella proposta di assicurazioni si dovranno riportare tutte le modalità legate al pagamento del premio assicurativo. Il pagamento del premio assicurativo prevede la somma del premio stesso, i costi previsti dal contratto di assicurazione che si andrà a stipulare e le imposte sullo stesso, pari al 2,5 % del premio versato.
Il premio assicurativo definito puro e che va pagato obbligatoriamente se si vogliono ottenere le prestazioni assicurative è costituito dal prezzo base della copertura assicurativa stessa. I costi del premio assicurativo comunque variano a seconda dei casi. Potrebbe anche essere previsto il pagamento di una maggiorazione sul premio assicurativo stesso nei casi di morte o se l'assicurato versa in gravi condizioni di salute o svolga lavori o attività sportive pericolose. Per assicurarsi l'avvenuto pagamento del premio assicurativo è necessario che la compagnia rilasci un attestato di avvenuto pagamento oppure la quietanza, in caso di contanti o assegno bancario.
Ai sensi dell'articolo 1924 del codice civile e in caso di mancato pagamento del premio assicurativo durante il primo anno di polizza, l'assicuratore può estinguere il contratto entro sei mesi dal giorno in cui il premio stesso è scaduto. Tale attuazione può essere applicata anche al premio assicurativo suddiviso in rate con un termine relativo alla scadenza di ogni singola rata.
Se poi non vengono pagati i premi anche successivamente, entro venti giorni, il contratto di assicurazione viene automaticamente considerato nullo. In questi casi i premi pagati in precedenza dal contraente diventano di proprietà della compagnia assicurativa escluso nei casi di riduzione dell'ammontare dell'assicurazione o di riscatto della stessa.
Nel campo del glossario assicurativo, c’è spazio anche per il rimborsodelle polizze per il periodo non goduto. La clausola si riferisce ai casi in cui è previsto per l’assicurato il rimborso del premio fino alla scadenza della polizza Rc Auto qualora il veicolo sia stato venduto o rottamato.
Come appena detto, se per esempio in un sinistro stradale, la nostra macchina è talmente danneggiata che non conviene neppure ripararla, l’assicurato può chiedere il rimborso per il periodo non goduto, visto che la polizza viene pagata annualmente. E’ proprio il codice delle Assicurazioni, articolo 171 lettera a, a chiarire bene questo diritto per l’assicurato. Così come recita il Codice, infatti, si parla di “rimborso del rateo” relativo al residuo del periodo d’assicurazione. Questa clausola si applica anche nei casi in cui si decida di vendere la macchina prima della scadenza della Rc Auto.
Il rimborso sul periodo non goduto viene calcolato al netto delle tasse e del contributo obbligatorio al S.S.N. (Servizio Sanitario Nazionale), in proporzione ovviamente all'intervallo di tempo che rimane fino alla scadenza della polizza (“il periodo residuo”, citando il Codice delle Assicurazioni). Per procedere all’avvio del rimborso della polizza, si deve però restituire il contrassegno e il certificato assicurativo del mezzo. Qualora invece si è indecisi sul destino della propria auto (cioè di rottamarla o no), l’assicurato può decidere di sospendere la polizza ma in questo caso deve leggere attentamente le condizioni assicurative previste nel contratto per verificare tutte le postille e clausole.
Se il rimborso comincia ad assumere tempi biblici e si è in ritardo con il pagamento, l’assicurato può inviare un reclamo alla propria compagnia, allegando tutti i dati necessari (sia anagrafici che quelli inerenti alla propria autovettura più il motivo della sollecitazione). Il reclamo dovrà essere obbligatoriamente analizzato dalla compagnia per non incorrere nelle sanzioni dell’ISVAP (divenuto dal 1 gennaio IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni).
Quando si arriva al punto di chiedere un'assicurazione auto per dei neopatentati si pensa spesso che il premio della polizza sia molto elevato, ma per alcuni casi non è così o meglio, anche per i neopatentati è possibile risparmiare sull'RC auto!
Quando parliamo di assicurazioni auto, uno dei concetti fondamentali da conoscere è la classe di merito. La classe di merito per l'assicurazione è in sostanza un giudizio espresso in numeri della nostra capacità di non commettere incidenti al volante.
La tanto bistrattata assicurazione auto serve, nel caso di incidenti, a risarcire non soltanto i danni creati ai mezzi ma anche quelli ale persone. Nel caso dei più comuni tamponamenti, spesso si rinvengono solo lesioni lievi, che spesso sono traumi da distorsione del rachide cervicale, ossia il colpo di frusta, che si caratterizza per un dolore acuto e prolungato al collo ma anche vertigini, mal di testa e dolori o rigidità alle braccia.
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