Il risarcimento in caso di sinistro stradale, ha talmente tanti risvolti che in molti casi si è abusato di questo indennizzo, portando come conseguenza l’aumentare delle polizze assicurative.
In caso di sinistro stradale la parte che ha subito il danno al veicolo, in particolari casi, può richiedere un risarcimento diretto alla propria compagnia di assicurazione che potrebbe anche aver garantito l'assistenza stradale per il recupero dell'auto.. La richiesta di pagamento del danno deve avvenire nello stesso momento in cui si inoltra alla propria compagnia assicuratrice la denuncia dell’avvenuto sinistro.
La richiesta di indennizzo può essere presentata entro due anni dalla data dell’incidente, nel caso in cui sia trascorso un periodo di tempo superiore la denuncia del sinistro cade in prescrizione.
Una volta che la compagnia assicuratrice ha accertato l’entità del danno ha un tempo limite di quindici giorni per poter risarcire il danneggiato.
In Italia l'indennizzo dovuto a un sinistro ha portato ad un difetto del sistema. Negli incidenti, infatti, si è cercato spesso di ottenere un indennizzo più alto simulando magari infortuni inesistenti o inventando delle furbizie sempre per il medesimo scopo. Questo ha prodotto a lungo andare una situazione che è divenuta insostenibile. Stando ai dati infatti, le polizze soprattutto in alcune regioni del Sud, sono aumentate notevolmente.
Nel decreto liberalizzazioni l’Ania ha modificato la proposta della tariffa unica tra Nord e Sud, motivando la decisione con il fatto che devono essere presi in considerazione i fattori di rischio delle diverse aree geografiche. Il Governo Monti, per porre un freno ai risarcimenti nei sinistri, ha stretto la cinghia sui rimborsi per il colpo di frusta (serve ora un esame strumentale), troppo spesso causa di indennizzi negli incidenti.
Il sinistro stradale con indennizzo diretto si verifica solo in alcuni casi; è infatti possibile intraprendere la procedura se l'assicurato non fa parte di coloro che hanno causato l'incidente oppure se è stato protagonista dello stesso solo in parte. Egli ha così diritto al risarcimento erogato direttamente dalla compagnia di assicurazione.
Questa è una procedura che è riferita solo nei casi in cui nel sinistro siano coinvolti solo due veicoli entrambi immatricolati in Italia. C'è poi il caso in cui l'assicurato, al fine di ottenere il risarcimento deve chiedere lo stesso alla compagnia assicurativa della controparte. In entrambi i casi è comunque necessaria la compilazione della lettera risarcimento danni.
La lettera va inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno inserendo i propri dati anagrafici e i dati del veicolo e della compagnia assicurativa. È necessario sottolineare anche il luogo, il giorno e l'ora in cui è avvenuto il fatto e la formula di risarcimento danni richiesta.
Vanno indicate all'interno della lettera anche le modalità con le quali si è verificato l'incidente, le cause dello stesso, i danni riportati ai veicoli e le autorità intervenute sul posto. È importante sottolineare anche se queste ultime hanno redatto o meno il verbale apposito.
Sul tema assicurazioni infatti si contano sempre più frodi che portano le compagnie ad alzare in modo esponenziale le tariffe annuali, che si ripercuotono sui cittadini onesti. Il caro polizze è un altro tema di pubblico dominio presso l’opinione pubblica e, come raccontano gli ultimi episodi di cronaca, sono in aumento i casi di mezzi che circolano con assicurazioni false. Un grave pericolo, soprattutto se si è coinvolti in incidenti stradali con macchine che non hanno l’obbligatoria copertura assicurativa.
L’indennizzo assicurativo è il passaggio finale di un percorso che a volte è tortuoso e pieno di ostacoli, con battaglie in tribunale o liti con le compagnie assicurative per il risarcimento. La “strada” non sempre è lineare, anzi bisogna stare sempre attenti a non incappare in truffe o furbizie dei proprietari dei veicoli danneggiati.
Il modo più semplice, per gli assicurati e le compagnie assicurative in caso di sinistro stradale, è la compilazione del CAI, modulo di constatazione amichevole d’incidente. Spesso presi dal panico o dall’ansia di aver causato dei danni, si dimentica o non si compila in modo corretto il CAI che rappresenta un modulo ufficiale.
Il CAI semplifica la via dell’indennizzo dell'assicurazione nel caso i due soggetti siano d’accordo su chi è colpevole nell’incidente, evitando di chiamare la polizia, a cui spesso la gente si rivolge pure se non ci sono pericoli gravi.
Nel modulo di constatazione amichevole d’incidente bisogna inserire i dati anagrafici, i dati relativi al veicolo (assicurazione, tipo di macchina e numero di targa) e i dati relativi al sinistro stesso indicando data, luogo e dinamica d’incidente.
Base fondamentale della validità del modulo è che sia firmato da entrambe le parti. Compilando il CAI, si può arrivare più facilmente e in tempi brevi ad ottenere l'indennizzo per il danneggiato dal sinistro. In alcuni casi, per evitare di vedere alzata la propria Rc Auto, i proprietari si mettono d’accordo tra loro per l’eventuale risarcimento senza mettere in mezzo le assicurazioni.
Recentemente è stato aggiornato l’accordo tra l’Ania (Associazione Nazionale Per Le Imprese Assicuratrici) e la società dei Consumatori per quanto riguarda la procedura della conciliazione sull’indennizzo assicurativo.
L’accordo, a cui hanno aderito ben diciassette firme tra i Consumatori, prevede la possibilità di interagire direttamente con le imprese nel caso di un risarcimento e la facoltà di evitare contenziosi che siano inutili alle Assicurazioni e che prolunghino i tempi per risolvere l’intera pratica.
Ultimo punto, tramite questo accordo, ci si può avvalere della possibilità della conciliazione, prevista solo come alternativa, che può essere utilizzata dalle Compagnie per stabilire l'esatto importo. Non sono mancate critiche a questo ultimo punto dell’accordo Ania-Consumatori, che contestano la poca chiarezza dell’ufficio della conciliazione che non porterebbe benefici per i consumatori.
Alcune volte nei contratti d'assicurazione delle polizze Rc Auto è contenuta una clausola arbitrale, ossia la possibilità di dirimere la questione tra le due parti in tempi rapidi senza rischiare le calende greche dovute al processo e alla burocrazia. Uno dei casi che può portare all'avvio della clausola arbitrale è la definizione in cifre dell'indennizzo economico, che può essere affidato a un soggetto terzo, appunto il cosiddetto arbitro.
Altra soluzione può essere il collegio arbitrale, scelto di comune accordo tra le parti, il quale darà la sua sentenza dopo aver ascoltato il cliente e la compagnia assicurativa sul quantum del risarcimento.
E' il contratto di stipula che definisce i passaggi del lodo arbitrale: si può infatti ricorrere all'arbitro solo se sia contenuta nel documento la cosiddetta clausola compromissoria.
Questa possibilità, come detto, serve a ridurre sensibilmente i tempi di attesa che bisognerebbe aspettare nel caso del processo civile, che potrebbe impiegare anni per arrivare alla definizione di una controversia tra cliente e casa assicuratrice.
Attenzione però al nuovo pericolo per i conducenti onesti: è il caso delle macchine che circolano senza regolare polizza Rc Auto. Non avere il contrassegno assicurativo è un reato punibile con la confisca del mezzo, ma i conducenti non si curano di questi "dettagli" e purtroppo il numero di questi veicoli è paurosamente aumentato. Il pericolo è per i guidatori onesti, che non verrebbero risarciti dall'assicurazione in caso di sinistro stradale perchè la controparte risulta non presente. Vuoi per il costo esagerato delle Rc Auto (fenomeno che interessa soprattutto il Sud), vuoi per la volontà di preferire altre spese o per un bilancio familiare molto ristretto, sta di fatto che sono aumentanti nell'ultimo periodo i casi di mezzi senza regolare assicurazione. L'evoluzione di questo fenomeno è invece avere il contrassegno falso, ossia non valido e non registrato da una casa assicuratrice. Anche in questa circostanza si rischia la confisca del veicolo oltre che una salatissima multa. Con tutti i rischi annessi, soprattutto per chi è provvisto di regolare assicurazione.
I danni contro le persone, comprendono anche i danni morali che le polizze assicurative coprono e risarciscono. Essendo di natura astratta sono difficili da valutare sia per quelli di lieve entità che nei casi più gravi.
L’automobilista in base a quanto dice la Suprema Corte, all’atto della denuncia di sinistro, deve allegare le prove che dimostrino e accertino il danno morale conseguente alle lesioni subite, solo così ha diritto al risarcimento. Subire danni morali vuol dire che l’automobilista a causa dell’incidente provocato da altri soggetti, ha subito delle sofferenze psichiche, che non riguardano l'integrità della persona.
Per fare un esempio pratico: una persona che per colpa di altri resta invalida permanente dopo un sinistro grave, oltre al risarcimento dei danni cosiddetti biologici e patrimoniali, ha diritto al risarcimento per i danni morali e per la sofferenza personale subita.
Naturalmente, come detto sopra, tutti i fatti che dimostrino: perdita di reddito, danni all’integrità personale e sofferenza personale, devono essere documentati in fase di processo come prove dimostrative. Quindi, naturalmente, coloro che hanno una polizza assicurativa che copre anche il risarcimento per danni morali, possono farsi valere in caso di danni subiti sia per loro che per i parenti che abbiano a loro volta subito danni gravi.
Tra i danni morali sono incluse patologie tipo: depressione, stato ansioso, attacchi di panico, dolore fisico. Per quanto riguarda la cifra che viene risarcita, è in base al danno morale subito e alla discrezionalità del giudice e dalla bravura degli avvocati.
Sempre secondo quello che dicono i giudici supremi, per lesioni minori subite conseguentemente ad un incidente stradale, oltre ai danni biologici, non si può pretendere di chiedere risarcimento per danni morali subiti, in quanto la sofferenza subita non è dimostrabile.
La Cassazione, con una sentenza, chiarisce che in presenza di lesione di diritti inviolabili, non si ha diritto a risarcimento per danni non patrimoniali in assenza di un concreto pregiudizio sofferto dal soggetto titolare del patrimonio leso, in quanto il danno, deve essere accertato ed esattamente quantificato.
Il danno morale si ricava per mezzo di automatismi tabellari del valore del danno biologico, dal quale si calcola una percentuale, che varia in base al singolo caso e che considera le condizioni peculiari del soggetto che ha subito il danno.
Riconoscere il valore effettivo di un danno morale subito, non è purtroppo semplice. Non sempre si riesce a valutare le reali condizioni psichiche delle persone, quindi personalizzare in base a tabelle e punti, non sembra essere affatto corrispondente alla realtà.
Il danno morale riguardo al risarcimento assicurativo, in base all’art.2059 del codice civile, si può associare a varie circostanze:
Chi ritiene di aver subito un danno morale, deve allegare alla denuncia di risarcimento tutte le circostanze e prove utili a dimostrare la concreta lesione che ha provocato la sofferenza e il turbamento psichico.
In base alla sentenza della Cassazione, “il danno morale soggettivo può essere comprovato mediante lo strumento delle presunzioni, posto che ad un certo tipo di lesione, anche se di lieve entità, può riconnettersi di regola una sofferenza”.
Questo riguarda sia casi di microlesione che gravi lesioni, dalle quali derivi un’invalidità temporanea e permanente di più grave entità e conseguente danno di sofferenza.
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L’assicurazione contro la grandine rappresenta, ad esempio, una tutela pensata proprio per questo genere di evento meteorologico, che tende a colpire improvvisamente e a causare danni ingenti ai veicoli. Economicamente considerevoli da sostenere, soprattutto per quei mezzi che siano nuovi, tanto automobili quanto motociclette. Cerchiamo quindi di conoscere meglio tale tipologia di assicurazione, come funziona ed in quali casi si può far valere e quali i costi per gli automobilisti.
L'assicurazione RCA (Responsabilità Civile Autoveicoli), divenuta obbligatoria dal 1969, garantisce, a fronte del pagamento di una tariffa, il risarcimento di danni eventualmente causati a cose, animali o persone dal veicolo assicurato.
Tra le tante tipologie di polizze Rc Auto, quelle adatte per chi utilizza poco la macchina sono le assicurazioni a chilometri. Molte compagnie assicuratrici offrono questo servizio ai clienti, con notevoli vantaggi e sconti per chi ne usufruisce.
Lecce, la città più orientale della Penisola, è uno dei sei capoluoghi della Regione Puglia, situata nella zona più pianeggiante del Salento. Conta 95.746 abitanti e per quanto riguarda le polizze delle assicurazioni sulle auto, risulta essere la provincia più economica dell’intera Puglia.
La compagnia assicuratrice Direct Line nasce a Croydon – Londra nel 1985 da un piccolo team di professionisti del settore che in quasi 35 anni di esperienza si è espansa nel mondo, divenendo il gruppo globale MAPFRE, presente in 5 continenti. Ecco come calcolare un Preventivo Direct Line è semplice e sicuro.
Quando si cercano preventivi per le assicurazioni degli autocarri vantaggiose, è necessario innanzitutto comprendere le differenze tra le polizze per questa categoria di mezzi e le auto tradizionali. I contratti stipulati per i camion comprendono infatti un diverso calcolo del premio, della classe di merito e della copertura degli incidenti. Analizzeremo, in questa breve guida, le distinzioni con le RC Auto e quali parametri vengano presi in esame.
Gli abitanti e i residenti della città di Parma possono fare affidamento a diverse compagnie d’assicurazione sulle auto. Di seguito saranno elencate alcune proposte da poter consultare.
L’ufficio della motorizzazione rilascia certificati e patenti non solo per i veicoli di terra, ma anche per i natanti, per cui è possibile conseguire la patente nautica espletando le pratiche presso la motorizzazione territoriale. La motorizzazione diMilano che è una provincia dalla quale è facile raggiungere laghi e luoghi di mare rilascia diverse patenti nautiche ed è un territorio con molte scuole di nautica presso cui imparare e preparare l’esame.