Per molti neomaggiorenni rapprenta il loro secondo obiettivo, dopo il superamento dell'esame di maturità, tuttavia la patente costituisce anche un elemento indispensabile per diversi lavoratori, tra cui, ad esempio, i camionisti o i corrieri, che trasportano diversi beni o prodotti lungo le strade del nostro Paese. Per questi e per tutti gli automobilisti, è necessario perciò rispettare le regole del codice stradale, per evitare di subire il ritiro o la sospensione della patente stessa.
Infatti, forse poche volte ci si pensa, ma il vedersi sospesa, sia pur temporaneamente, la possibilità di prendere una macchina e poterla guidare per le vie della propria città è un'ipotesi in cui si può incorrere assai facilmente e non molto remota, soprattutto se si hanno comportamenti inadeguati o se si commettono determinati tipi di infrazioni al codice della strada. Ma quali sono tali comportamenti e quali le infrazioni che possono causare questa sospensione della patente? Cerchiamo di approfondire questo tema.
Con questa terminologia si intende una sanzione accessoria, che va ad aggiungersi a quella amministrativa, che si subisce sia a seguito di violazioni del codice della strada che in caso di perdita temporanea dei requisiti fisici e psichici richiesti per la guida, in sede di accertamento di questi ultimi in occasione del rinnovo della patente stessa. Nell'ipotesi di violazioni, la sospensione della patente perdura per il tempo connaturato al tipo di infrazione commessa, mentre nella seconda ipotesi fino a che il soggetto non presenta certificazione medica attestante il recupero dei requisiti richiesti.
Una delle circostanze più diffuse e comuni è la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. La durata si prolunga ulteriormente nell'ipotesi in cui si provochi anche un incidente stradale. Nello specifico, la patente è sospesa da 3 mesi a 2 anni in base al livello di tasso alcolemico riscontrato. Il massimo è previsto, come detto, anche se si causi un incidente. Questo tasso è particolarmente restrittivo poi nel caso di neopatentati.
I neopatentati, infatti, per quanto riguarda i limiti di velocità e all’assunzione di alcolici vengono considerati tali per i primi tre anni dal conseguimento della patente. Il loro limite è pari a zero, i neopatentati non possono infatti mettersi alla guida dopo aver assunto anche minime dosi di alcol, condizione che li accomuna a chi guida per lavoro (autisti di autobus, ambulanze, trasporti e simili), terminati i tre anni, il limite sarà di 0.5.
Se, invece, ci si ponesse alla guida con uno stato di alterazione psico-fisica derivante dall'uso di sostanze stupefacenti, il rischio è di vedersi sospesa la patente da 1 a 2 anni. Altra ipotesi frequente si ha quando, a causa del proprio comportamento, si provocasse un incidente stradale in macchina con danni o lesioni alle persone e non ci si fermasse a prestare soccorso. Per quanto riguarda la prima circostanza, è prevista la sospensione della patente da 1 a 3 anni, mentre nella seconda da 18 mesi fino a 5 anni.
Un altro comportamento assai comune sulle strade italiane è il superamento dei limiti di velocità in macchina. Nel caso si superassero di oltre 40 Km/h e fino ai 60, la patente del guidatore verrà sospesa da 1 a 3 mesi, tuttavia, nell'ipotesi di recidiva in un biennio, tale sanzione andrà da 8 a 18 mesi. Se invece si superassero i limiti di oltre 60 Km/h, la sospensione della patente sarà tra i 6 ed i 12 mesi, con recidiva nel biennio invece dagli 8 ai 18 mesi. Per i neopatentati, la sanzione da scontare è tra i 3 ed i 6 mesi, tuttavia, in caso di recidiva, addirittura si dispone la revoca della patente.
Inoltre, una modesta sanzione è prevista anche per coloro che si sono trovati alla guida mentre parlavano al cellulare o senza cintura di sicurezza. Nel primo caso, non si potrà guidare da 1 a 3 mesi, mentre nel secondo la sospensione della patente va da 15 giorni a 2 mesi. Tuttavia, le pene massime in ambedue le circostanze si subiscono soltanto in caso di recidiva in un biennio. Infine, nell'ipotesi in cui si superassero altri veicoli in curva, in presenza di dossi o in situazioni di scarsa visibilità, la sanzione da scontare va da 1 a 3 mesi.
Un altro motivo per cui potreste vedervi ritirata la patente è la guida con patente scaduta, caso che viene spesso sottovalutato dagli automobilisti, soprattutto per via del costo del rinnovo.
Il documento deve infatti essere rinnovato ogni 10 anni sino al compimento dei 50 anni e poi ogni 5 anni per gli automobilisti di età compresa tra i 50 e i 70 anni superati i quali dovrà essere effettuata ogni 3 anni e poi ogni 2 una volta superato l’ottantesimo anno di età.
Chi viene fermato con la patente scaduta rischia una sanzione amministrativa che varia da 160 a 644 euro e la sanzione accessoria sarà proprio il ritiro della stessa, tuttavia, in questo caso, sarà possibile per l’automobilista effettuare la visita medica obbligatoria e sbrigare le pratiche entro 10 giorni, ma nel caso in cui non venga fatto ciò allora ci si dovrà recare alla prefettura con il certificato medico che accerti l’idoneità ed il rinnovo del documento scaduto e gli consenta quindi di riprendere la propria auto o il proprio veicolo.
Si tratta di un programma dal prezzo non eccessivo pensato per tutti coloro che hanno avuta ritirata la patente per via di guida dell'auto o di qualsiasi veicolo in stato di ebbrezza e/o sotto sostanze stupefacenti, sempre più comuni e sempre più “dannosi” per sé e per gli altri.
In questo caso si procede verificando se ci sia un eventuale abuso o dipendenza da alcol o droghe o se si sia trattato di un momento di spensieratezza e di sbadataggine, fatto senza riflettere.
Per prima cosa ci si occupa di una visita medica e della visione della documentazione sanitaria, successivamente vengono poste a disposizione due visite mediche sugli effetti di alcol e droga nel lungo tempo e due colloqui con un educatore professionale che si occupa di valutare il contesto in cui l’imputato si trova al momento dell’accaduto per verificare che non vi sia la presenza di situazioni familiari gravi o altro che lo spinga al consumo di sostanze.
Si tratta di un’occasione molto importante per i giovani soprattutto che sono spesso quelli che più di tutti non riflettono sulle conseguenze di determinati comportamenti.
Nell'ipotesi in cui si volesse prendere l'iniziativa contro questo genere di sanzione, è possibile effettuare un ricorso al prefetto oppure al giudice di pace. Se si vuole agire verso il primo, tale ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica della sospensione della patente, mentre se si agisce verso il secondo, il tempo è ristretto a soli 30 giorni. Tuttavia, nel primo caso, l'azione è inammissibile quando la sanzione pecuniaria è stata già pagata o quando si sono commesse violazioni di tipo penale e la competenza risulti essere delle autorità giudiziarie.
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