Il tagliando dell’assicurazione, chiamato anche contrassegno, è il documento che attesta che la propria autovettura è assicurata per la responsabilità civile. Il tagliando deve essere ben visibile all’interno della macchina e il suo non possesso comporta gravi sanzioni pecuniarie da dover pagare. Nell’ultimo periodo, sono in costante aumento i casi di tagliandi falsi, che coinvolgono un numero sempre maggiore di autoveicoli.

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L’obbligo di esibire il tagliando dell’assicurazione (prima è da compilare adeguatamente)

Come recita il Codice della Strada, il proprietario del veicolo è tenuto ad esibire il bollino dell’assicurazione. La polizza Rc Auto è infatti obbligatoria e il Contrassegno è uno dei documenti che il conducente deve portare con sé qualora sia fermato dalle autorità competenti. Ciò che viene sempre richiesto sono la patente e il libretto, con il vigile che controlla la validità del tagliando. Sul contrassegno devono essere riportate la targa del mezzo, che ovviamente deve coincidere con quella che realmente si guida, la casa assicurativa, il numero di polizza e le generalità del proprietario dell’automobile.

Dove posizionarlo? L'esposizione sul parabrezza del contrassegno

Altrettanta importanza riveste il posizionamento del bollino dell’assicurazione. Esso infatti deve essere ben visibile sul vetro anteriore della vettura. Altro aspetto rilevante è la leggibilità chiara e netta dei dati contenuti all’interno del contrassegno. La Cassazione si è pronunciata anni fa in merito sancendo che se i dati non sono ben leggibili, il tagliando non è valido, con tutte le sanzioni annesse previste dal Codice. Se si viene trovati senza contrassegno assicurativo, quindi di conseguenza senza polizza Rc Auto, la multa prevista dal Codice è molto alta e pesante.

Smarrimento

Nel caso in cui si smarrisca il tagliando, il proprietario deve immediatamente porgere denuncia all'autorità, Carabinieri o Polizia Municipale. Dopo aver sporto denuncia, si deve consegnare il verbale alla propria compagnia assicurativa, che rilascerà successivamente il duplicato del contrassegno da esibire sulla propria macchina.

Fenomeno in crescita: i tagliandi falsi dell’assicurazione

Il tagliando falso dell’assicurazione è uno dei fenomeni in aumento negli ultimi anni. Molte vetture circolano senza totale copertura Rc Auto o con contrassegni falsi, che vengono “rubati” in bianco direttamente alle compagnie. Esibire un documento falso è un grave azzardo per il proprietario della macchina, che rischia, oltre a una pesante multa, anche la confisca del mezzo.

Cresce sempre di più il numero di veicoli che circola sulle strade italiane senza assicurazione o con il contrassegno contraffatto.

Secondo l'articolo 193 del codice della strada, i veicoli a motore non possono essere posti in circolazione sulla strada senza la copertura assicurativa a norma di legge.

Vediamo nel dettaglio quali sono le sanzioni per chi non rispetta tale norma.

Immagine di tagliando assicurazione

Nei confronti di colui che abbia falsificato o contraffatto i documenti assicurativi è sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un anno.

Truffe e frodi alle assicurazioni sono sempre all’ordine del giorno per gli uomini della Guardia di Finanza, che deve vigilare attentamente su ciò che accade in Italia. Uno dei capitoli più corposi riguardo le truffe è costituito dal tagliando dell’assicurazione falso. Questo fenomeno è collegato in parte anche alla stipula di contratti di polizze per la Rc Auto. 

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Criminalità organizzata dietro la contraffazione dei tagliandi

E’ ciò che è stato scoperto dai Carabinieri di Sessa Aurunca, in Campania: un’associazione criminale era dedita alla vendita di tagliandi di assicurazione falsi e di polizze brevi al costo irrisorio di 40 euro. L’associazione era molto organizzata e comprendeva due esperti informatici, un call center e uomini affiliati ai più potenti clan camorristici. L’associazione non si fermava alla contraffazione del tagliando ma stipulava anche delle false polizze ai clienti.

Come falsificarlo? Ecco le ultime novità

Proprio la presenza della criminalità organizzata è la paura più forte degli investigatori, perché testimonia un livello assai alto di contraffazione dei tagliandi d’assicurazione e un business dai sicuri profitti. Spesso infatti gli automobilisti, per risparmiare sull'assicurazione, sulla propria vettura mettono un tagliando falso, che comunque viene a costare meno della polizza Rc Auto (ma anche autocarri). Le tecniche usate sono diverse: si passa dalla semplice scannerizzazione del tagliando fino al furto della documentazione in bianco delle compagnie assicurative per riprodurre il falso contrassegno.

Permetteteci di suggerirvi anche la lettura dell'articolo che riguarda i controlli della targa a cui potete essere soggetti.

Come riconoscere un documento assicurativo falso

Negli ultimi anni, sono aumentati di misura i casi di truffe assicurative. Infatti basta leggere nei quotidiani che trattano queste tematiche per rendercene conto, si parla molto di queste truffe e per l'appunto, sono aumentati i controlli da parte delle forze dell'ordine e dell'ISVAP, intenti a scoprire e smascherare queste associazioni criminali diffuse in gran parte dell'Italia.
Molti truffatori infatti si sono arricchiti moltissimo con la truffa della polizza auto falsa, in quanto non si sanno riconoscere quelle false da quelle vere. Andiamo a vedere come riconoscere un tagliando assicurativo falso da un tagliando assicurativo vero.

La prima cosa che dovremo fare, è controllare se il nome della compagnia scritta sul bollino, è abilitata in Italia e che sia anche abilitata al ramo RC auto, in quanto entrambe le abilitazioni appena citate non per forza coincidono. Per verificarlo, basterà accedere al sito dell'ISVAP e consultare le compagnie abilitate sia in Italia che quelle abilitate al ramo RC auto.

Bisogna stare attenti anche alle compagnie estere, in quanto i truffatori possono approfittare dell'ingenuità dei clienti, utilizzando dei nomi di compagnie assicurative molto simili a quelle italiane.

Un'altra cosa che bisognerà controllare, è che l'intermediario, sia abilitato alla professione di assicuratore. Per farlo, proprio come abbiamo fatto nel primo step, dovremo consultare il sito dell'ISVAP e verificare il nome dell'intermediario tra gli assicuratori abilitati alla propria professione.

Se l'intermediario non dovesse risultare tra gli abilitati alla professione di assicuratore, non per forza significherà che la polizza sia falsa, ma potrebbe essere solo un campanello d'allarme per non fidarsi, in quanto molto spesso i truffatori non hanno i titoli per svolgere la professione.

Infine, un'ultima cosa di cui dobbiamo accertarci, anche se non è molto facile da notare, è affidarci alla nostra vista e al nostro tatto, e assicurarci che la qualità del tagliando, i colori utilizzati e la presenza del tratteggio ai lati del tagliando, siano uguali a quelli di un documento assicurativo vero e proprio.

Come comportarsi in caso di bollino assicurativo contraffatto. Esiste la possibilità di munirsi del tagliando elettronico in digitale? E' editabile online?

Se il vostro tagliando non vi sembra originale, usando i metodi sopracitati, potrete togliervi ogni dubbio contattando direttamente l'ISVAP, la quale verificherà se la copertura esiste realmente o no.

Cosa si rischia con la fotocopia?

Esibire un documento falso d’assicurazione significa compiere un reato, come previsto dall’articolo 485 del codice penale. Il suddetto articolo parla infatti di falsità in scrittura privata, punendo chi procura un vantaggio per sè o per gli altri tramite un uso di una scrittura privata falsa. Nei casi più gravi, come quelli appena elencati che riguardano il coinvolgimento della criminalità organizzata, si configura anche il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Dal 1 gennaio del 2013, l’organo proposto a vigilare sul comparto assicurativo è l’IVASS, che ha preso il posto dell’ISVAP: a tutela dei clienti, on line è disponibile l’elenco delle imprese e degli intermediari assicurativi autorizzati a rilasciare e a stipulare polizze per i contratti.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.