Come forse già sapete, San Marino è una Repubblica autonoma e che non fa cioè parte dell’Italia, nonostante gli abitanti parlino lo stesso dialetto della regione in cui si trova e nonostante la coltura sia la stessa, tuttavia, per ragioni politiche, non è mai stato territorio italiano e ha da sempre mantenuto la propria autonomia.
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Gli abitanti di San Marino, infatti, appaiono ancora oggi molto orgogliosi della loro indipendenza formale, indipendenza assente dal punto di vista amministrativo perché incapace di sostenere le spese o di adempiere alle funzioni fondamentali di uno Stato Moderno.
Questa sua autonomia ha però causato una serie di problemi nel momento in cui è stata emanata la nuova legge sulle targhe estere e, di conseguenza, anche sulla targa di San Marino: non è infatti possibile circolare sul territorio italiano con una targa non immatricolata in Italia.
Quindi anche le automobili dotate di targa di San Marino: sono incluse in questa riforma e ci si è ritrovati, negli ultimi anni, di fronte a diverse multe e alcuni sequestri che hanno costretto, nel tempo, gli abitanti della repubblica autonoma a rinunciare alla propria targa di San Marino: per immatricolare, a proprie spese, l’automobile in Italia, il tutto per poter continuare a circolare sul suolo italiano per ragioni lavorative.
Targa San Marino: il problema dei frontalieri
Il problema delle targhe estere, compresa la targa di San Marino, ha coinvolto soprattutto i frontalieri sul finire del 2018 e trova ancora oggi, nel 2021, motivi di dubbio e sconforto tra gli interessati.
Durante l’estate del 2019 il problema sembrava essersi risolto facilmente tramite un decreto a modifica di un comma dell’articolo 93 del Codice della Strada in cui si era dato il via alla libera circolazione, sul territorio italiano, dei lavoratori frontalieri residenti in Italia che guidassero però delle auto aziendali dotate di targhe straniere, tra cui la targa di San Marino.
Tuttavia, un decreto successivo, ha permesso tale libera circolazione solo ai lavoratori autonomi, determinando proteste da parte degli altri lavoratori nelle stesse condizioni ma non appartenenti alla categoria degli “autonomi” e che quindi non comprendono come doversi comportare in relazione alla stretta sulle targhe estere.
Quando è nata la riforma, pensata soprattutto per i furbetti che immatricolavano le auto in stati stranieri per evitare, tra le altre cose, di pagare il bollo, non si è pensato proprio ai frontalieri e alla loro situazione: questi si trovano a guidare auto con targhe estere immatricolate sicuramente da più di 60 giorni, rischiando così la multa.
Il problema è oggi nelle mani del governo Draghi, le cui forze politiche pare siano intenzionate a presentare un nuovo emendamento per modificare la norma, soprattutto perché tutti i lavoratori frontalieri non possono rimanere con il fiato sospeso e non sapere, circolando sul suolo italiano, se siano o meno sanzionabili.
Arrivano le targhe verdi
Inevitabilmente e per fortuna, negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un maggiore acquisto di veicoli elettrici, grazie soprattutto agli incentivi messi a disposizione dai governi e che puntano proprio su questo.
La Repubblica di San Marino in particolare punta sempre di più sulla mobilità di tipo sostenibile sia in ambito pubblico che privato.
Per questo motivo, infatti, il Segretario di Stato per l’Istruzione, la Cultura e i rapporti con l’Azienda Autonoma di Stato per i servizi pubblici, insieme a Segretario di Stato per le Finanze, il Bilancio e i Trasporti, hanno messo a punto una conferenza stampa per annunciare tutti i programmi relativi al futuro ed in particolare per la promozione dei veicoli elettrici.
Una delle novità più interessanti riguarda la scelta di cambiare le caratteristiche estetiche della targa di San Marino, quella dei veicoli elettrici, essa avrà i caratteri interamente verdi, colore simbolo della sostenibilità ambientale e vi saranno tre diversi formati: uno per le automobili, gli autocarri e gli autobus, uno per i motoveicoli ed uno per i ciclo motori.
Qualora siate già in possesso di un veicolo elettrico con targa di San Marino: standard ma voleste ottenere quella con i caratteri in verde, vi basterà inoltrare un’istanza all’apposito ufficio per ottenerne una, senza sostenere alcun costo.
La targa di San Marino: verde avrà lo stesso costo delle targhe tradizionali, tutti coloro i quali optano per l’acquisto di un veicolo elettrico hanno diritto ad un credito di imposta pari all’80% della tassa sulle importazioni e la stessa percentuale può raggiungere il 99% qualora si opti per l’acquisto di veicoli ad idrogeno.
Qualora invece desideriate acquistare anche una stazione di ricarica destinata alla vostra abitazione, nonostante siano stati realizzati ben 40 punti di ricarica per le auto e 6 per le biciclette, da quest’anno avrete a disposizione una riduzione del 30% per l’acquisto.
Queste agevolazioni, l’idea di avere una targa di San Marino: di colore verde e l’attenzione nei confronti dell’ambiente sempre più diffusa hanno portato all’acquisto di numerosi veicoli elettrici negli ultimi due anni.