Spotify è una delle app per il download e l’ascolto di musica più utilizzate al mondo perché permette di selezionare e avere sempre a portata di smartphone i brani preferiti; molto spesso, quando si utilizza l’automobile e si accende la radio non si è sempre soddisfatti della musica che si sente in circolazione, i brani mandati in onda sono i soliti tormentoni trasmessi in alta rotazione e si rischia di ascoltare sempre la solita musica nel tragitto tra casa, lavoro o in viaggio.
La tentazione di usare lo smartphone per ascoltare la musica preferita è grande, ma usare il telefono alla guida non è un comportamento corretto, ed è pericoloso; ma grazie alla tecnologia e se si possiede un’automobile con display di bordo predisposto, è possibile connettere il proprio smartphone alla macchina per poter utilizzare Spotify in auto e ascoltare tutta la musica che si desidera.
Il collegamento di Spotify alla macchina sono diverse, a cominciare dalla più “semplice” ossia possedere una vettura con sistema multimediale di bordo integrato di serie con Spotify pre-installato, in questo modo si può accedere alla propria playlist sia interagendo con il display dell’auto che tramite collegamento allo smarphone. Tuttavia, se la macchina non ha l’installazione predefinita di Spotify, ma è dotata, comunque, di un sistema multimediale, si può utilizzare Spotify scaricando l’app compatibile con il sistema auto – che può essere Android Auto o CarPlay - e successivamente sincronizzare le app e utilizzare Spotify interagendo tramite i comandi vocali o al volante della propria auto. Infine, se non si possiede un’autovettura di ultima generazione e multimediale, si può ancora utilizzare Spotify in auto tramite il collegamento Bluetooth o con cavo USB e poter ascoltare i brani scaricati su Spotify utilizzando lo smartphone come “ponte”, ma in totale sicurezza. Vediamo come è possibile effettuare i vari collegamenti, caso per caso, dalla situazione più “tecnologica” a quella più “basica”.
La situazione più “comoda” e facile per ascoltare Spotify in auto è tramite il sistema multimediale di serie della propria macchina con l’app Spotify integrata e accedendo direttamente dal display a bordo della vettura. I modelli di auto predisposti con Spotify di serie sono, però, di fascia medio-alta come la BMW 7 Series, la GM Cadilla ATS, la Ford Mustang, la Jaguar Land Rover, la Mini Cooper, la Tesla Model S e la Volvo XC90 (verificare sempre con il proprio concessionario anche altri modelli e altre marche). La procedura per utilizzare Spotify in auto può variare da modello a modello. Ci sono modelli come la Ford che prevedono prima il download dell’app sullo smartphone e successivamente il collegamento dello smartphone alla vettura via Bluetooth o cavo USC per gli iPhone; solo dopo aver attivato la sincronizzazione tra i due dispositivi si possono attivare i comandi vocali o da volante della vettura.
Ci sono altri modelli che, invece, hanno l’app già integrata e vi si può accedere direttamente interagendo con i comandi vocali o dal display di bordo dal menu “Applicazioni”. Infine, alcuni modelli di auto – pur avendo l’app integrata – richiedono l’account Spotify Premium, a pagamento. Se si è interessati ad approfondire l’aspetto multimediale della propria vettura, prima dell’acquisto, è bene informarsi presso il rivenditore sulla tipologia di sistema multimediale di serie fornito.
Vi sono sul mercato oltre 400 modelli di vetture compatibili con l’app Android Auto che permette di “duplicare” lo schermo del proprio smartphone sul display di bordo dell’automobile, in modo tale da utilizzare tutte le applicazioni del proprio smartphone dal computer di bordo, non solo Spotify quindi, ma anche i messaggi, la gestione delle chiamate, la navigazione, le mappe memorizzate.
Per ascoltare la propria playlist da Spotify, prima di tutto, bisogna scaricare l’app sullo smartphone, accendere la vettura e collegare lo smartphone via Bluetooth o cavo USB, sbloccare lo schermo del telefono per accedere all’app e premere i tasti “Inizia” e “Scarica” per aggiungere Spotify al display della macchina. La prima configurazione al primo accesso richiede 5 passaggi in cui si acconsente ai termini di utilizzo del servizio (la configurazione si esegue solo una volta al primo accesso, successivamente si possono cambiare le impostazioni in qualsiasi momento). Una volta messi in contatto di due dispositivi, si selezione la voce Android Auto dal display della macchina per entrare nella schermata principale dell’app (o Home), selezionare il tasto con l’icone delle “Cuffie” per entrare nella sezione Musica e da qui si seleziona la voce “Spotify” precedentemente installata per visualizzare il proprio ambiente musicale. Si può utilizzare Android Auto anche se la vettura non ha un sistema multimediale preinstallato, ma accedendovi via cavo USB oppure utilizzando direttamente l’app di Android Auto scaricata sullo smartphone.
CarPlay è la controparte Apple di Android Auto; infatti è l’app sviluppata dalla Apple per gli iPhone in grado di potersi collegare con i sistemi multimediali della propria auto. Vi sono circa 200 modelli di macchine compatibili con CarPlay che è a sua volta compatibile con l’app Spotify.
L’attivazione è simile ad Android Auto, ma con alcune funzioni differenti come per esempio la possibilità di utilizzare contestualmente il display dello smartphone e quello della vettura (mentre con Android Auto, lo schermo del telefono viene isolato dal sistema che lo oscura, una scelta dettata da esigenze di sicurezza alla guida). Per ascoltare Spotify in auto con l’app Carplay bisogna prima aver scaricato Carplay, in seguito si attiva l’assistente vocale SIRI e si collega lo smartphone alla macchina tramite cavo USB o Bluettoth (Se la vettura è compatibile con i sistemi wi-fi), successivamente si accede alla sezione “Impostazioni iOS” premendo l’icona della rotella di ingranaggio, selezionare poi la voce Generali e scorrere fino all’app CarPlay.
A questo punto, si preme per qualche secondo il tasto del controllo vocale posto sul volante della vettura e si aspetta che la macchina effettui il riconoscimento di CarPlay, poi si preme sul nome del modello della propria vettura che compare sul display di bordo sotto l’opzione “Auto Disponibili” e si deve seguire la procedura guidata per il completamente della configurazione. Se la procedura automatica non funziona, si può attivare “manualmente” l’app accedendo al menù principale del sistema di bordo della macchina, si seleziona l’opzione “servizi di bordo” e si sceglie l’app CarPlay. Una volta terminato il collegamento e il riconoscimento tra smartphone e autovettura per la prima configurazione, le volte successive sarà sufficiente accedere alla Home del computer di bordo, selezionare l’app Spotify e accedere alla propria playlist.
Se la macchina non è dotata di un sistema multimediale integrato, ma possiede il Bluetoth integrato è sempre possibile connettere lo smartphone su cui è installato Spotify per ascoltare i brani preferiti.
Se si possiede uno smartphone con sistema operativo Android, basta attivare l’icona “Bluetooth” accedendo da “impostazioni” > Connessioni dispositivo > Bluetooth e spostare la levetta da OFF a ON. Il riconoscimento tra smartophone e vettura è automatico.
Se si possiede un iPhone, per attivare il Bluetooth occorre accedere dal’icona con l’ingranaggio sulla schermata principale del dispositivo, entrare nella sezione Bluetooth e attivare il servizio spostando l’icona con la levetta da OFF a ON.
Se si effettua il collegamento tra smartphone e vettura la prima volta, bisogna:
E se non si possiede l’auto con il Bluetooth integrato? Nessun problema, vi sono come soluzioni alternative i ricevitori Bluetooth, gli adattatoti AUX, i trasmettitori FM o il kit vivavoce Bluetooth. E in ogni caso, indipendentemente dal Bluetooth, si può accedere a Spotify direttamente dal proprio smartphone per ascoltare la musica preferita.
Chi non possiede una macchina di ultima generazione con i sistemi multimediali integrati e allo stesso tempo non si possiede neanche il supporto Bluetooth, ma si vuole ascoltare Spotify dallo smartphone, ma senza consumare la batteria del telefono e sfruttando quella della macchina, si può ricorrere al collegamento tramite cavo USB e se la vettura non ha neanche gli ingressi USB, si può ugualmente collegare il telefono alla macchina con i cavi AUX che permettono la riproduzione audio dello smartphone sfruttando il sistema audio dell’auto, basta collegare un’estremità del cavo al telefono e l’altra all’ingresso AUX della macchina (solitamente posto vicino all’autoradio), successivamente bisogna attivare la funzione AUX dalle impostazioni dell’autoradio e si può ascoltare la musica scaricata sul proprio smartphone sfruttando il sistema audio della vettura e allo stesso tempo ricaricare la batteria del proprio telefono.
Le soluzioni tecnologiche sono infinite per permettere a chiunque di ascoltare Spotify in auto e avere sempre con sé la musica del cuore.
Il tuo Browser blocca la nostra pubblicità? Ti chiediamo gentilmente di disattivare questo blocco. Per noi risulta di vitale importanza mostrarti degli spazi pubblicitari. Non ti mostreremo un numero sproporzionato di banner né faremo in modo che la tua esperienza sul nostro sito ne risenta in alcun modo.Ti invitiamo dunque ad aggiungere il nostro sito tra quelli esclusi dal Blocco della tua estensione e a ricaricare la pagina. Grazie!
L’assicurazione del conducente tutela chi guida in caso di sinistro colposo e copre i danni fisici subiti in caso di incidente. La polizza infortuni appartiene alla categoria delle garanzie accessorie non obbligatorie che integrano la copertura standard dell’RC.
In molti guardano all'estero per capire se è possibile risparmiare sull'assicurazione. Come sappiamo bene noi guidatori, in Italia i premi dell'RC Auto sono decisamente una spesa che grava sul bilancio famigliare e sullo stipendio. Cercare una soluzione perfettamente legale per risparmiare sull'assicurazione della nostra auto è un modo intelligente di abbassare le spese annue. In molti cercano notizie sulle assicurazioni sui paesi vicini, noi abbiamo fatto ricerche per voi riguardo all'assicurazione auto in Inghilterra.
Per molti neomaggiorenni rapprenta il loro secondo obiettivo, dopo il superamento dell'esame di maturità, tuttavia la patente costituisce anche un elemento indispensabile per diversi lavoratori, tra cui, ad esempio, i camionisti o i corrieri, che trasportano diversi beni o prodotti lungo le strade del nostro Paese. Per questi e per tutti gli automobilisti, è necessario perciò rispettare le regole del codice stradale, per evitare di subire il ritiro o la sospensione della patente stessa.
Liquidatore sinistri stradali? Quando siamo vittime di un incidente, o per essere più precisi siamo vittime di un sinistro stradale, molto spesso iniziamo una sorta di infernale percorso nei meandri della burocrazia: bisogna perdere tempo e pazienza per stare dietro alle compagnie assicuratrici, agli avvocati e a tutti i professionisti che rientrano in questo settore.
Risparmiare sull’RC auto è tra le priorità dell’automobilista italiano che deve fronteggiare uno dei mercati assicurativi più onerosi d’Europa. Nonostante gli sforzi di ridurre le tariffe, monitorare e calmierare il mercato, la ricerca di un’assicurazione conveniente è sempre faticosa. Non è dunque insolito registrare l’aumento di assicurazioni online che permettono un effettivo risparmio in termini di tempo e denaro. Vi presentiamo, dunque, le migliori offerte di assicurazioni auto 2020.
Presentano il vantaggio di essere economicamente più vantaggiose rispetto alle classiche compagnie assicuratrici: stiamo parlando delle assicurazioni telefoniche per auto e/o furgoni, il nuovo modo di assicurare il proprio veicolo!
L’ufficio della motorizzazione rilascia certificati e patenti non solo per i veicoli di terra, ma anche per i natanti, per cui è possibile conseguire la patente nautica espletando le pratiche presso la motorizzazione territoriale. La motorizzazione diMilano che è una provincia dalla quale è facile raggiungere laghi e luoghi di mare rilascia diverse patenti nautiche ed è un territorio con molte scuole di nautica presso cui imparare e preparare l’esame.
Come ci si può aspettare per una capitale, le agenzie di assicurazioni di Roma sono numerose e della natura più varia: a compagnie storiche se ne aggiungono sempre di nuove, in una realtà che vede le tradizionali filiali affiancate da imprese che operano esclusivamente per vie telematiche.