Dopo avervi parlato della Motorizzazione di Roma, oggi ci occupiamo di un nuovo tema. L’inquinamento e il traffico nelle grandi città sono due problemi che mettono a dura prova qualsiasi amministrazione comunale. Le principali città europee – per ovviare a entrambi i problemi – hanno da tempo istituito delle zone a traffico limitato, destinato a aree pedonali interi quartieri o imposto l’obbligo di pagare l’accesso al centro storico contestualmente attivando politiche di educazione all’ambiente e incentivando l’acquisto di veicoli ecologici.

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Roma è tra le città che ha istituito le zone a traffico limitato e suddiviso la città in “fasce”, nonché ha posto delle limitazioni al traffico  nei periodi di picco di inquinamento. Il piano di viabilità sostenibile della capitale è più comunemente noto come la fascia verde a Roma, un’area estesa con grandi limitazioni al traffico nei giorni in cui si registra il superamento dei imiti di inquinamento.

Cosa si intende per anello ferroviario a Roma?

L'anello ferroviario di Roma è una linea ferroviaria circolare che circonda la città di Roma. Esso rappresenta una specie di "periferia" ferroviaria, utilizzata principalmente per il trasporto di merci, permettendo ai treni di merci di bypassare la città senza attraversarla direttamente. Questo è particolarmente utile per ridurre il traffico ferroviario nel centro della città e nelle principali stazioni ferroviarie come Roma Termini.

Ecco alcune caratteristiche e dettagli sull'anello ferroviario di Roma:

  1. Storia: L'anello ferroviario è stato inaugurato nel 1960, in vista delle Olimpiadi di Roma.
  2. Percorso: L'anello parte dalla zona di Roma Tiburtina e, girando intorno alla città, si ricollega alla stessa zona, formando un circuito. Lungo il suo percorso, interseca varie linee ferroviarie radiali che conducono alla stazione centrale.
  3. Utilizzo: Sebbene sia stata concepita principalmente per il trasporto di merci, esistono anche alcuni servizi passeggeri che utilizzano parti dell'anello ferroviario. Tuttavia, la sua importanza nel trasporto urbano e suburbano di passeggeri è limitata rispetto ad altre linee.
  4. Futuro: Ci sono stati vari progetti e discussioni riguardo all'utilizzo o alla modifica dell'anello ferroviario per migliorare la mobilità urbana a Roma, come l'idea di un servizio ferroviario suburbano o di un "treno metropolitano". Tuttavia, fino al mio ultimo aggiornamento nel gennaio 2022, la realizzazione di tali progetti non era stata definita.

L'anello ferroviario rappresenta una parte dell'infrastruttura di trasporto di Roma che ha il potenziale per offrire soluzioni innovative alla congestione del traffico e alle esigenze di mobilità della crescente popolazione della città.

Come è strutturata la fascia verde di Roma

Le aree soggette a limitazioni di circolazione – occasionali o permanenti – nella capitale interessano un’area pari a 4,2 km2 suddivisa in tre “fasce”:

  • L’area del centro storico (che sulle mappe della circolazione è solitamente evidenziata in giallo);
  • La fascia verde (sulle mappe di colore verde);
  • L’anello ferroviario (sulle mappe identificato con il colore viola ed è l’anello più esterno delle aree soggette a limitazioni).

L’area in cui la circolazione è maggiormente limitata è il Centro Storico che si suddivide a sua volta in ulteriori 5 zone interdette al traffico: Centro, Trastevere, Testaccio, Tridente (ovvero l’area compresa tra i confini delle strade limitrofe a Piazza del Popolo, Via di Ripetta, Via del Corso, Via del Babuino) e San Lorenzo. Nel centro storico le limitazioni al traffico sono anche diurne con i varchi attivi dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 18 e il sabato dalle 14.00 alle 18.00. Le zone a traffico limitato anche la notte e il sabato sono 5 identificate nel quartiere di Trastevere e Testaccio, San Lorenzo, Rione Monti e Centro storico  che sono anche note aree della movida romana.

Sono ovviamente previste delle esenzioni e deroghe all’osservanza dei divieti che interessano i residenti - che sono però tenuti a procurarsi i relativi permessi per accedere ai settori interdetti - i taxi, le auto a noleggio con conducente, le persone con disabilità, i veicoli elettrici, moto e ciclomotori.

Il centro storico è sempre interdetto nelle modalità sopra descritte, ma quando i livelli di inquinamento superano la soglia di tolleranza fissata dal comune, il blocco alla circolazione si estende anche alla fascia verde e all’anelo ferroviario. In questi casi la circolazione è vietata dal lunedì al venerdì ai veicoli e ciclomotori a benzina precedenti la classificazione Euro e Euro 1 e ai veicoli diesel fino a Euro 3.

La fascia verde è interdetta ai veicoli inquinanti in base al superamento dei limiti nelle modalità seguenti:

  • dal terzo giorno di superamento: divieto esteso anche agli autoveicoli Euro 2 (benzina) ed ai ciclomotori e motoveicoli Euro 0 e Euro 1 a due, tre e quattro ruote con motore a 2 o 4 tempi dalle 7.30 alle 20.30
  • dal quinto giorno di superamento: divieto esteso agli autoveicoli Euro 3 (diesel) negli orari 7.30-10.30 e 16.30-20.30
  • all'ottavo giorno di superamento: il divieto si estende agli autoveicoli diesel Euro 4, Euro 5 e Euro 6 negli orari 7.30-10.30 e 16.30-20.30.

Per quanto riguarda il divieto di circolazione nell’anello ferroviario, il traffico è limitato ai veicoli giù interdetti nella fascia verde e dal 1°  novembre 2019 fino al 31 ottobre 2020 anche ai veicoli Euro 3 diesel, inclusi i veicoli residenti all’interno dell’anello. Lo stesso divieto si applica ai veicoli per il trasporto merci nella categoria Euro 3 Diesel (categorie N1, N2, N3). Il divieto è sospeso il week-end e nei giorni festivi infrasettimanali.

Cosa sono le domeniche ecologiche

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Le domeniche ecologiche rappresentano un’iniziativa che mira a migliorare la qualità di vita e ambientale della città, oltre che ad abbattere i livelli di inquinamento e consiste nell’istituire delle domeniche in cui vige il divieto totale di circolazione all’interno della fascia verde per tutte le tipologie di veicoli con motore endotermico entro le fasce orarie comprese tra le 7.30 e le 12.30 e tra le 16.30 e le 20.30. Le limitazioni comprendono anche i veicoli Diesel Euro 6 di ultima generazione.

Si tratta di un modo per stimolare anche la cittadinanza a occupare e vivere gli spazi urbani in modo alternativo favorendo l’uso del trasporto pubblico, o di veicoli alternativi come le vetture elettriche o ibride, le biciclette, i monopattini, gli scooter elettrici e ogni altra forma alternativa per spostarsi in città.

Quali sono le categorie di emissione per quel che riguarda le auto?

Le categorie di emissione per quanto riguarda le auto sono definite principalmente in base alle normative europee sull'inquinamento, note come standard Euro. Queste norme stabiliscono i limiti massimi per diversi inquinanti emessi dai veicoli a motore. Di seguito sono illustrate le principali categorie di emissione:

Standard Euro: Le normative Euro (Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5, Euro 6 e, in futuro, Euro 7) sono progressivamente più severe. Questi standard regolano le emissioni di sostanze come ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC) e particolato (PM).

Euro 1 (1992): Questa è stata la prima normativa che ha introdotto limiti specifici per gli inquinanti, obbligando l'uso di marmitte catalitiche sui nuovi veicoli.

Euro 2 (1996): Ha introdotto limiti più stringenti rispetto a Euro 1, riducendo ulteriormente le emissioni di CO, HC e NOx.

Euro 3 (2000): Ha ridotto ulteriormente i limiti di CO, HC e NOx, introducendo limiti separati per gli idrocarburi non metanici (NMHC).

Euro 4 (2005): Ha imposto limiti ancora più bassi per NOx e PM, contribuendo a una significativa riduzione delle emissioni di particolato dai veicoli diesel.

Euro 5 (2009): Ha introdotto limiti ancora più severi per PM e NOx, specialmente per i veicoli diesel, e ha introdotto la normativa sulle emissioni evaporative.

Euro 6 (2014): È attualmente lo standard in vigore per i nuovi veicoli e ha ridotto ulteriormente i limiti di NOx e PM per i diesel, introducendo test più rigorosi per le condizioni di guida reali (Real Driving Emissions, RDE).

Euro 7 (proposta per il futuro): Si prevede che includerà limiti ancora più stringenti e considererà un'ampia gamma di inquinanti, inclusi quelli non regolamentati finora.

Classificazione delle auto in base alle emissioni: Oltre agli standard Euro, le auto possono essere classificate in base alla tecnologia del motore e al tipo di carburante utilizzato. Le principali categorie includono:

Auto a benzina: Tradizionalmente, le auto a benzina emettono meno particolato rispetto ai diesel ma più CO e HC. Le moderne auto a benzina con motori a iniezione diretta possono avere emissioni di particolato simili ai diesel.

Auto diesel: Sono più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante ma emettono più NOx e particolato rispetto alle auto a benzina. I moderni sistemi di trattamento dei gas di scarico, come i filtri antiparticolato (DPF) e i sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR), hanno migliorato significativamente le emissioni dei diesel.

Auto ibride: Combinano un motore a combustione interna con uno o più motori elettrici, riducendo le emissioni di CO2 e migliorando l'efficienza del carburante. Le ibride possono essere classificate come mild-hybrid (MHEV), full-hybrid (HEV) o plug-in hybrid (PHEV).

Auto elettriche: Non producono emissioni di scarico durante l'uso, rendendole una scelta ecologica. Tuttavia, le emissioni associate alla produzione dell'energia elettrica e alla produzione delle batterie devono essere considerate.

Auto a gas naturale (CNG/LPG): Utilizzano gas naturale compresso (CNG) o gas di petrolio liquefatto (LPG) come carburante, che produce meno CO2 e inquinanti rispetto alla benzina e al diesel.

Auto a idrogeno: Utilizzano l'idrogeno come carburante in una cella a combustibile per produrre elettricità, emettendo solo vapore acqueo. Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo ma promette emissioni zero di scarico.

Ogni categoria ha i suoi vantaggi e svantaggi in termini di emissioni e impatto ambientale. La scelta tra queste dipende dalle esigenze dell'utente, dalle condizioni locali delle infrastrutture e dalle normative in vigore.

Le sanzioni per il mancato rispetto dei divieti nella fascia verde

Le sanzioni per il mancato rispetto dei divieti nella fascia verde a Roma sono piuttosto severe e mirano a garantire il rispetto delle normative ambientali volte a ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell'aria. La fascia verde di Roma è una zona a traffico limitato (ZTL) in cui vengono applicate restrizioni specifiche alla circolazione di veicoli inquinanti, soprattutto durante determinate fasce orarie e in specifici periodi dell'anno.

Tipologie di sanzioni

Sanzioni amministrative

Le sanzioni per il mancato rispetto delle restrizioni nella fascia verde possono includere multe amministrative. Queste sanzioni pecuniarie variano in base alla gravità dell'infrazione e possono essere accompagnate da ulteriori penalità in caso di recidiva. L'importo delle multe può oscillare generalmente tra i 163 e i 658 euro, a seconda della specificità dell'infrazione.

Decurtazione di punti dalla patente

In aggiunta alle sanzioni pecuniarie, per alcune violazioni è prevista anche la decurtazione di punti dalla patente di guida. Questo tipo di sanzione è volto a dissuadere i conducenti dal reiterare comportamenti scorretti e a promuovere una maggiore attenzione alle norme ambientali.

Sequestro del veicolo

In casi di gravi e ripetute violazioni, è possibile che le autorità dispongano il sequestro del veicolo. Questa misura viene adottata per impedire ulteriori infrazioni e garantire un effettivo rispetto delle normative vigenti.

Modalità di accertamento delle violazioni

Le violazioni nella fascia verde vengono accertate tramite vari mezzi, inclusi:

  1. Telecamere di sorveglianza: Installate in punti strategici della fascia verde, queste telecamere registrano i veicoli in transito e permettono di identificare quelli non autorizzati.

  2. Controlli su strada: Le forze dell'ordine possono effettuare controlli a campione per verificare il rispetto delle restrizioni e sanzionare eventuali trasgressori.

  3. Segnalazioni: I cittadini possono segnalare veicoli che violano le normative, contribuendo così al monitoraggio della fascia verde.

Deroghe e permessi speciali

È importante notare che esistono deroghe e permessi speciali per alcune categorie di veicoli e utenti. Ad esempio, veicoli elettrici, ibridi, o a metano possono avere delle agevolazioni, così come veicoli di emergenza, forze dell'ordine, e residenti all'interno della fascia verde. Tuttavia, tali deroghe devono essere debitamente autorizzate e i veicoli devono essere muniti dei necessari permessi per evitare sanzioni.

Implicazioni per la salute pubblica e l'ambiente

Le sanzioni per il mancato rispetto dei divieti nella fascia verde non sono solo un mezzo di deterrenza, ma rappresentano anche un importante strumento di politica ambientale. L'obiettivo è ridurre le emissioni di gas nocivi, migliorare la qualità dell'aria e, di conseguenza, la salute pubblica. Il rispetto delle normative contribuisce a rendere Roma una città più vivibile e sostenibile, promuovendo l'uso di mezzi di trasporto meno inquinanti e incentivando comportamenti più responsabili da parte dei cittadini.

In sintesi, le sanzioni per il mancato rispetto dei divieti nella fascia verde a Roma sono variegate e includono multe amministrative, decurtazione di punti dalla patente, e in alcuni casi, il sequestro del veicolo. Queste misure sono fondamentali per garantire il rispetto delle normative ambientali e migliorare la qualità della vita nella capitale italiana. Il rispetto delle regole non solo evita sanzioni, ma contribuisce anche alla salute pubblica e alla tutela dell'ambiente.

Tutti esenti, ma i Bus a Diesel euro 3?

Roma è stata categorica nell’anno 2019: nell’anello ferroviario (che non corrisponde con la conosciuta fascia verde) a Roma non è più consentita la circolazione permanente dei veicoli diesel Euro 3. Le auto private non potranno più circolare per il Campidoglio, il quale punta a contenere l’inquinamento atmosferico in maniera sempre più agguerrita, non mancando nella salvaguardia e nel mantenimento della salute dei romani. In ottemperanza delle normative anti-smog, il divieto per i privati diesel Euro 3 è in vigore dal lunedì al venerdì, dalle ore 00:00 fino alle ore 24:00, tranne per quanto interessa i giorni festivi e infrasettimanali. Ovviamente tutte le categorie di veicoli di emergenza (soccorso e invalidi), saranno escluse da tale esenzione. Il provvedimento ha coinvolto ben 23.000 auto, facenti attualmente parte del parco macchine oggi in circolazione. Per tutti i mezzi che trasportano merci ci sarà invece un piccolo periodo transitorio che va da giorno 1.11.2019 fino al 31.03.2020, durante il quale il provvedimento sarà un po’ più flessibile.

Purtroppo, quella dello stop Euro 3, è una decisione incisiva, che non ha avuto il giusto rispetto per tutti: la circolazione è consentita a 800 autobus Diesel Euro 3, che continueranno ad inquinare senza sosta. Ovviamente è ammissibile che i mezzi di soccorso stradale e il pronto intervento che competono acqua, luce e gas non possano fare uno switch rapido e tempestivo, essendo ogni giorno in un’attività frenetica. I mezzo pubblici come gli autobus però potrebbero subire una graduale transizione, cosa che invece sembrerebbero non fare. I mezzi pubblici fortemente inquinanti avranno l’opportunità di circolare senza nessun problema e, questo metodo, non sembra far contenti quei privati che invece sono obbligati ad una riduzione lesiva, per lavoratori e commercianti. L’architetto municipale di Roma, Sergio Urbino, insieme al Movimento Ecologista Ecoitaliasolidare, si è pronunciato nella convinzione di nuove soluzioni per far diminuite il livello di inquinamento dell’aria. Purtroppo la qualità dell’aria nella Capitale, insieme alla gestione spazzatura e alla manutenzione della città, non è in ottime condizioni. Nonostante le limitazioni, Roma si collocò come la peggiore città italiana sul piano dello stato di vita: un intervento rivoluzionario è quello che serve, affinché cittadini e pubblici vivono nella totale salute e nel benessere collettivo.

La rimozione del Diesel Euro 3 è un ottimo punto di partenza, che si spera possa essere esteso anche a coloro che ne hanno indetto l’ordinanza.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.